Nella redazione del bilancio particolare attenzione va posta alla fiscalità differita in presenza di divergenze tra gli importi imputati a conto economico e le voci rilevanti ai fini fiscali.
I disallineamenti possono essere permanenti e/o temporanei: solo quelli temporanei implicano l’iscrizione della fiscalità differita, in quanto generano una differenza di valore di una attività/passività (determinata rispettivamente a criteri civilistici e fiscali) destinata ad essere «riassorbita» nel calcolo del reddito imponibile degli esercizi futuri.
Nella prassi le imposte differite attive vengono rilevate quali imposte anticipate, mentre quelle passive vengono individuate quali imposte differite.
Di seguito si analizzano le fattispecie più frequenti che implicano lo stanziamento della fiscalità differita.