Per accertare un maggior reddito contestando un'elusione fiscale l’Agenzia delle entrate non può basarsi soltanto su contratti simulati o fatture “per lavori ben descritti ma non eseguiti”.
Lo ha stabilito la Cassazione con ordinanza 5750 del 4 marzo 2024, con cui ha accolto il ricorso di una sas e dei relativi soci destinatari di vari accertamenti fiscali basati su triangolazioni fraudolente rilevate dalla Guardia di finanza.