Il ricorso di legittimità, come ogni altro atto di parte, è valido anche se non rispetta il criterio di sinteticità e viola le specifiche tecniche sulla forma e sullo schema informatico degli atti. Ma la circostanza può essere valutata dal giudice in sede di decisione sulle spese di lite. L’inammissibilità davanti alla Suprema corte per l’atto di impugnazione troppo lungo, tuttavia, può scattare se l’irragionevole estensione pregiudica la comprensibilità del ricorso.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 27552 del 15 ottobre 2025, con cui ha rigettato la doglianza del ricorrente che reclamava l’inammissibilità del controricorso.