Quesiti15/11/2017Lavoro estero professionistaCASO: un professionista architetto iscritto all'Albo e nel regime dei minimi dal mese di novembre 2017 renderà le sue prestazioni professionali ad uno studio tecnico italiano per il quale dovrà recarsi all'estero per lavoro, tra cui Alberia e molto probabilamente anche in paesi dell'Unione Europea. QUESITO 1: dovrà iscriversi al Vies QUESITO 2: può continuare a rimanere nel regime dei minimi, sempre nel rispetto del tetto massimo del fatturato annuo previsto QUESITO 3: nelle fatture che dovrà emettere per le sue prestazioni rese in Algeria che riferimento normativo deve riportare In relazione a quanto prospettato: 1) il soggetto non pone in essere cessioni/prestazioni di servizio intracomunitarie e, pertanto, non vi è alcun obbligo di iscrizione al VIES 2) la risposta è positiva 3) per quanto attiene il regime Iva delle prestazioni rese, occorre individuare la natura di tali prestazioni; laddove (CM 37/2011 p.to 3.1.1.): ) concretamente riferite a lavori preparatori di un cantiere o a lavori esecutivi di progettazione (per costruzioni, ristrutturazioni, ecc.): trova applicazione l'esclusione da Iva ex art. 7-quater (posto che l'immobile è situato all'estero) ) in qualsiasi altro caso (es: studio di fattibilità di una speculazione immobiliare): troverà applicazione l'Iva ordinaria (ex art. 7-ter, posto che il committente un soggetto passivo Iva italiano) a nulla rilevando se le prestazioni siano rese in un paese UE o extraUE.
Quesiti08/02/2017da semplificato a forfettarioBuonasera, si espongono due casi ed una richiesta di chiarimento: 1 caso professionista in contabilità semplificata in attività, decide dal 01/01/2017, essendoci i presupposti e rispettati tutti i limiti ed i requisiti, di passare al regime forfettario (L 190/2014). I requisititi ed i limiti per accedere a tale regime erano già rispettati sia nel 2015 (con riferimento al 2014), sia nel 2016 (con riferimento al 2015), ma il contribuente era rimasto in contabilità semplificata, regime di tassazione ordinario.
Quesiti04/12/2017Errata indicazione fatture in spesometroGent.mi Consulenti, abbiamo un cliente che in data odierna ci ha fatto avere una sua fattura attiva emessa a gennaio 2017 con importo totale indicato differente da quella in nostro possesso, essendo che le fatture del cliente sono esenti art 10,il problema sussiste solamente per l'invio dello spesometro chiediamo gentilmente quale sarebbe il modo piu' corretto di procedere per risolverete tale problema,dovremmo inviare con ravvedimento nuovamente tutta la comunicazione , pagando poi una sanzione con f24 Ringraziando anticipatamente per la gentile risposta porgiamo cordiali saluti Nel caso di specie il problema si pone solo per quanto attiene la comunicazione della liquidazione Iva (in quanto gli imponibili non risultano corretti, anche se saldo Iva non varia). Al contrario, per quanto attiene lo spesometro sarà sufficiente rettificare la fattura in oggetto, tramite l'apposita procedura prevista per lo spesometro (attivazione del blocco Rettifiche) entro il 28/02/2018; non è dovuto alcun ravvedimento operoso considerata la sanatoria introdotta in sede di conversione del DL 148/2017.
Quesiti21/12/2017Integrativa a favoreBuongiorno, nel caso di una società di persone, che non abbia goduto dell'agevolazione A.C.E, e intenda recuperare i benefici pregressi, avendone i requisiti, si chiede se sia corretto operarre in tal senso: Intende recuperare i crediti d'imposta, per maggiori imposte versate, naturalmente sui soci, escluso IVS, presentando mod.unico integrativo SP 2013 per l'anno 2012, entro il 31.12.2017 della società e dei soci. Dichiarazione integrativa a favore per entrambi non è dovuto alcun versamento.
Fisco passo per passo 29/12/2017Legge di Bilancio 2018: la sintesi delle altre novitàVARIE ATTI STIPULATI MEDIANTE ATTI PUBBLICI INFORMATICI S’interviene sulla disciplina di cui al comma 1-ter dell'articolo 36 del decreto-legge 112/2008, recentemente introdotta dall'art. 11-bis del decreto-legge 148/20177, in materia di semplificazioni e riduzioni dei costi d'impresa. Si ricorda che la norma vigente dispone che tutti gli atti di natura fiscale di cui agli articoli 230-bis (impresa familiare), da 2498 a 2506 (trasformazioni, fusioni e scissioni) e 2556 (cessioni aziendali) del codice civile possono essere sottoscritti con firma digitale, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione dei documenti informatici.
Fisco passo per passo 28/12/2017Legge di Bilancio 2018: tutte le novità IVAIVA STERILIZZAZIONE INCREMENTO IVA E ACCISE Si completa la sterilizzazione degli aumenti delle aliquote IVA per l’anno 2018 e delle accise per l’anno 2019 già parzialmente introdotti con il decreto-legge n. 148 del 2017 (collegato alla legge di bilancio 2018). Sono poi rimodulati gli aumenti IVA per il 2019, mentre restano invariati gli aumenti IVA e accise per gli anni successivi. il comma 2, lettera a), elimina l’aumento di 1,14 punti percentuali dell’aliquota IVA ridotta al 10 previsto per il 2018, riduce da 2 a 1,5 punti percentuali l’aumento per il 2019 (dal 10 all’11,5), differendo l’aumento di 0,5 punti percentuali al 2020, anno in cui l’aliquota ridotta è incrementata di un ulteriore 1,5 per cento (dall’11,5 al 13), per un totale di 3 punti percentuali rispetto all’aliquota vigente il comma 2, lettera b), elimina l’aumento di 3 punti percentuali dell’aliquota IVA ordinaria previsto per il 2018, che rimane quindi fissata al 22, riduce da 3,4 a 2,2 punti percentuali l’aumento per il 2019 (che passa dal 22 al 24,2), lasciando invariati i previsti aumenti al 24,9 e al 25 rispettivamente per l’anno 2020 e a decorrere dall’anno 2021, anche in tal caso determinando un aumento complessivo di 3 punti percentuali rispetto all’aliquota vigente.