Una srl negli ultimi due anni presenta la seguente situzione: - n. 2 soci lavoranti (e amministratori della società per cui percepiscono un compenso) - n. 21,5 dipendenti - compresi gli apprendisti (n. 3) Secondo le regole nella media ULA per determinare se si abbia o meno il superamento dei limiti per la nomina del revisore, gli apprendisti non vanno considerati e quindi il valore ULA diviene 18,50. Per quanto riguarda i soci lavoranti questi vanno considerati oppure no nella media ULA (Secondo alcune circolari NO, in quanto non sono dipendenti.

una srl unipersonale ha terminato le operazioni di liquidazione il 31/12/2018, il bilancio finale di liquidazione (approvato esplicitamente il 31/12/2018) espone un patrimonio netto negativo, debiti tributari per circa 50.000 euro e un c/c con circa 800 euro. le chiediamo: -se per i debiti tributari, non avendo il socio ricevuto alcunchè dal bilancio finale di liquidazione, possa essere chiamato a risponderne; -quale sanzione è prevista se il bilancio finale di liquidazione viene presentato in questi giorni, quindi, a quasi un anno dalla conclusione delle operazioni di liquidazione e dalla sua approvazione. grazie cordiali saluti In relazione a quanto prospettato, si risponde rispettivamente come segue. 1) Nel caso di specie sia in presenza di una società di capitali, per la quale risponde la sola società col proprio patrimonio. L'unico caso in cui il liquidatore possa essere chiamato a rispondere dei debiti tributari è disciplinato dall’art.36 Dpr 602/73 (come modificato dal cd.

buongiorno, sono socia di una snc in cui le quote sono cinquanta e cinquanta. per problemi di una delle socie vorremmo ripartire gli utili in maniera diversa aumentando la percentuale a una delle socie e diminuendo all'altra. possiamo procedere in tal modo nel modello unico senza dover fare una variazione dell'atto dal notaio grazie La risposta è negativa. L'art. 5 c. 2 Tuir pretende, infatti, che le variazioni delle partecipazione agli utili nell'ambito di una società di persone possono derivare solo da un atto che preveda l'intervento di un notaio ("atto pubblico" o "scrittura privata autenticata", peraltro con data anteriore all'inizio del periodo di imposta); in assenza di ciò, la variazione non sarà opponibile all'Agenzia delle Entrate.

In caso di una società con più unità locali con attività sia stagionali che non, nel caso di un solo registratore di cassa chiuso per la stagione cosa dobbiamo comunicare all'agenzia delle entrate. Nel caso di scontrino fiscale a credito (che verrà chiuso con fattura elettronica a fine mese) all'agenzia delle entrate come verrà stornato lo scontrino a credito Ai sensi di quanto previsto dal Provv. 28/10/2016, nel caso di interruzione dell'attività non causata da un malfunzionamento dell'apparecchio (tra cui rientra la chiusura settimanale, la chiusura domenicale, la chiusura per ferie o per attività stagionale, nonché nel caso di eventi eccezionali): ) non occorre effettuare alcun particolare adempimento ) il Registratore telematico "alla prima trasmissione successiva ovvero all’ultima trasmissione utile, provvede all’elaborazione e all’invio di un unico file contenente la totalità dei dati (ad importo zero) relativi al periodo di interruzione, per i quali l’esercente non ha effettuato l’operazione di chiusura giornaliera.

società a r.l. con sede in italia direttamente controllata al 100 da società non residente in italia ha corrisposto interessi alla casa madre non redidente,nel 2016-2017.2018 (nel 2016 e 2017 la casa madre aveva residenza a londra mentre dal 2018 ha residenza in germania). si chiede di sapere se in presenza di un contratto di cash pooling intergruppo e di casa madre comunitaria, la società residente in italia negli anni suddetti ,avrebbe dovuto applicare la ritenuta alla fonte del 12,50 e se avrebbe dovuto compilare il quadro RS.106 del modello unico società di capitali. Con il termine anglosassone "cash pooling" si fa generico riferimento a un rapporto di finanziamento incrociato tra due soggetti di un medesimo gruppo.

Un socio di una SNC che è in società con il fratello, vorrebbero dividersi e uno dei fratelli costituire una Srl unipersonale. Il socio che vorrebbe costituire la Srl, può apportare a titolo di capitale all'interno della srl la sua licenza per noleggio auto con conducente Se si, quali sarebbero i passaggi da fare Grazie mille In primo luogo va considerato che i trasferimenti della licenza per l'esercizio del noleggio auto con conducente è espressamente regolamentata dalla L. 21/1992, cui occorre fare riferimento; ciò vale sia per l'ipotesi del conferimento della licenza che per l'ipotesi del trasferimento ad altro soggetto.

Buongiorno Esiste una S.r.l. partecipata al 95 da un soggetto italiano (il restante 5 da un soggetto spagnolo) con attività di locazione di un unico bene immobile. I due sono coniugi. ll marito italiano ha una residenza ufficiale in Italia, la moglie in spagna.

Salve una STP srl (attivitià di biologo nutrizionista) con due soci: 1) biologo professionista socio 70 (senza una sua partita iva autonoma) 2) altro socio 30 (non biologo) domanda: 3) la ripartizione agli utili, prevedendola in statuto, può essere diversa dalle quote di partecipazione esempio 50 cadauno o 51 il biologo e 49 l'altro socio, o questo potrebbe precludere la possibilità di considerare la società una STP , considerato che per essere tale le quote di maggioranza deve possederle il professionista biologo 4) una STP srl può essere fallibile 5) nel caso sì, quale vantaggio ci sarebbe allora essersi costituiti in forma di SRL grazie In relazione alle Stp occorre rilevare come: ) a fronte di una legge speciale (L. 183/2011 e relativo DM attuativo 34/2013) che disciplina alcuni aspetti specifici (es: partecipazione minima dei soci professionisti) ) tutti gli aspetti non disciplinati da tale legge speciale devono fare riferimento alle previsioni generali (codice civile), tra cui, principalmente, la forma giuridica cui fanno riferimento. Nel caso di specie si dice che la Stp è costituita nella forma di una Srl; pertanto, per quanto attiene la suddivisione degli utili: ) non prevedendo la legge speciale alcunché nel merito ) si applica la disciplina generale delle Srl, nell'ambito delle quali è certamente ammesso procedere a stabilire un diritto agli utili diverso rispetto della partecipazione al capitale della società.

Buonasera. Con la presente si chiede se i finanziamenti (fruttiferi o infruttiferi) da una s.r.l. in un'altra, senza che questa sia partecipata dalla prima (non si tratta quindi di finanziamenti soci) siano fattibili, sia alla luce dell'articolo 11 del TUB, delle delibere del CICR del 19/07/2005 e del 22/02/2006, ma anche del D.M. n. 53 del 2/04/2015.

SNC costituita da 2 soci: Socio A con 50 capitale e 99 partecipazione utili Socio B con 50 capitale e 1 partecipazione utili Il socio B sta valutando l’ipotesi di uscire dalla società (in accordo con socio A) e avviare una sua attività (nello stesso settore) in regime forfettario dal 2019. Considerando che attualmente è socio di società di persone e quindi impossibilitato all’accesso a questo regime si chiede: Se il socio B recede dalla società, può aprire una nuova partita iva nel 2019 accedendo al regime forfettario In caso di risposta positiva, possono sorgere contestazioni dato che svolgerà lo stesso tipo di attività come ditta individuale di quella svolta come socio Una volta che il socio B avrà esercitato il recesso dalla società, il socio A vorrebbe continuare la sua attività come ditta individuale.

A fine gennaio 2019 una SNC composta da 2 persone (padre e figlio) intendono dividersi. Io vorrei procedere come segue: Un socio (padre) acquista quote dell’altro socio (figlio).