Info Fisco 195 / 2017/12/2020Indennità Una tantum del DL Ristori-quater – Istruzioni INPSL’Inps ha fornito chiarimenti circa l’indennità una tantum prevista dal DL Ristori-quater a favore dei lavoratori nel settore del turismo/spettacolo, nonchè dei venditori porta a porta e lavoratori occasionali. L’erogazione dell’indennità: è automatica per i lavoratori che hanno già beneficiato dell’indennità prevista dal DL Ristori in caso contrario, è richiesta la presentazione della domanda (tramite apposito servizio sul sito Inps) In quest’ultimo caso i termini di presentazione sono i seguenti: entro il 31/12/2020, per le domande relative all’indennità prevista dal DL Ristori-quater entro il 18/12/2020, per le domande relative all’indennità prevista dal DL Ristori, fatta eccezione per quella prevista dal Decreto Agosto il cui termine è scaduto il 15/12/2020 (tale termine si applica anche alle domande per i lavoratori delle ex zone rosse, per le quali la norma ha previsto scadenza espressa)
Info Fisco 193 / 2015/12/2020Moratoria dei finanziamenti - Effetti sui mutui e sui leasingLa moratoria dei finanziamenti di cui al DL Cura Italia (prorogata dal DL Agosto) applicata ai contratti di leasing delle Pmi produce degli effetti sul bilancio 2020, derivante dalla rideterminazione la quota di competenza del periodo. Infatti in generale le imprese devono imputare a conto economico i canoni maturati (quota capitale e quota interessi) nella voce B.8 godimento beni di terzi, riscontando l’eventuale maxi-canone corrisposto lungo la durata del leasing in seguito alla moratoria, le rate di leasing sospese sono rimborsate a partire del termine del periodo di sospensione, determinandosi quindi uno slittamento del piano di ammortamento (inclusa la data del riscatto); dunque le imprese dovranno calcolare un nuovo piano di ammortamento del leasing, imputando a conto economico le (minori) quote di competenza annuale.
Info Fisco 182 / 2020/11/2020Concetto di ramo di azienda - Chiarimenti dell'AgenziaL’Agenzia delle Entrate ha chiarito che: la vendita di alcuni marchi unitamente a quella delle relative formule, dei disegni, dei domini e correlati diritti di proprietà intellettuale, nonché dello stock di magazzino; configura, in generale, la cessione di un ramo d’azienda considerato che, come rilevato dall’accordo tra cedente e cessionaria, viene prevista la prosecuzione dell’attività di produzione e commercializzazione dei prodotti ceduti. Di conseguenza, la cessione è esclusa da Iva ed assoggettata ad imposta di registro fissa al 3.