Quesiti07/01/2020Forfetariobuongiorno, un mio cliente forfetario, giardiniere, vorrebbe utilizzare dei terreni che ha in comodato gratuito da un titolare che non ha modo di usarli per produrre dei cereali per poi venderli (la vendita avverrebbe al consorzio dal quale il forfetario intende acquistare i semi). e' possibile farlo in qualità di forfetario l'attività di vendita dei cereali potrebbe essere pari ad 1/4 - 1/5 rispetto al suo volume di affari che è di circa 25.000 / 30.000 euro l'attività (occasionale in quanto non si sa se sarà oggetto di continuazione oppure no) risulterebbe in sè agricola dunque in contrasto con il regime forfetario il mio cliente ha tutta l'intenzione di rimanere in regime forfetario se ritenete possibile la casistica l'eventuale vendita al consorzio dei cereali prodotti sarà sempre un'opoerazione effettuata ai sensi dell'art. 1 co 54-89 l 190/14 e sm dunque senza applicazione iva (il consorzio gli ha fatto un discorso di autofatturazione, ma credo per il fatto che sarà solito agire con degli agricoltori .. non è il caso del forfetario) come codice della seconda attività aprirei un 46.21.10 (commercio all'ingrosso di cereali e legumi secchi) grazie Il regime forfettario applicato sull'attività principale non risulta essere ostacolato dalla conduzione di un'attività agricola nel caso in cui, quest'ultima: ) ai fini dei redditi: produca un reddito di natura fondiaria (quindi la conduzione agricola non ecceda i limiti dell'art. 32 Tuir, potendo in tal modo compilare solo quadro RA per dichiarare i relativi redditi) ) ai fini Iva: non risulta mai essere di ostacolo. In particolare la CM 12/2008 (che, per quanto riferita al regime dei minimi, si ritiene certamente estensibile al regime forfettario, considerata l'identità della causa ostativa) aveva chiarito che non rileva il fatto che il contribuente gestisca l'attività agricola in regime speciale Iva (a maggior ragione laddove sia in regime "di esonero", come avverrà nel caso di specie in cui nell'anno precedente avuto un volume d'affari pari a zero riferito alla vendita di prodotti agricoli).
Quesiti07/01/2020Imposte anticipateSi chiede se una srl, a seguito chiusura del bilancio in perdita, con all'attivo 1.500.000 di imposte anticipate la cui causa è dovuta alle svalutazioni di crediti (a suo tempo riprese in aumento del reddito) possa, in previsione di una liquidazione volontaria, una volta nominato il liquidatore, trasformare le imposte anticipate in crediti di imposta da cedere alle società del gruppo, sempreché il bilancio finale di liquidazione chiuda con un patrimonio netto che copra al lordo il credito di imposta ceduto. Nel caso di specie va in primo luogo chiarito quando sono state stanziate le imposte anticipate; infatti l'art. 17 DL 83/2015 ha soppresso la possibilità di convertire le imposte anticipate in crediti d'imposta a partire dal 2015 (o, meglio, per quelle "iscritte per la prima volta a partire dai bilanci relativi all'esercizio in corso alla data di entrata in vigore del presente articolo", cioè dall'esercizio 2015 in poi).
Quesiti07/01/2020Multiattivitàuna ditta individuale svolge l'attività di commercio al dettaglio di detersivi (47.78.60) per circa il 40, commercio al dettaglio di biancheria personale (47.71.30) per circa il 40, per l'altro 20 commercio al dettaglio di biancheria per la casa (47.51.10) e articoli di uso domestico (47.59.99). ai fini della compilazione del quadro multiattività degli isa si vorrebbe evitare di creare dei reparti sul registratore telematico, perchè, data la piccola dimensione dell'attività (va circa 70.000 eruro) non è organizzata per tale tipo soluzione, considerato anche il numero elevato di prodotti trattati. chiediamo quale potrebbe essere una soluzione alternativa e se è più corretto utilizzare un unico codice ateco più generico come il 47.78.99 (commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari non classificati altrove), evitando così la multiattività. grazie cordiali saluti Da tempo (dal 2008, con l'introduzione dell'obbligo della contabilità separata dei costi) si è posto il problema di inquadrare correttamente l'attività svolta da un'impresa che sia contraddistinta da un numero di codici Ateco potenzialmente elevato. Infatti in alcune situazioni è stato direttamente l'Istat a prevedere un inquadramento unitario (come noto, la compilazione degli studi di settore/Isa è una conseguenza di detto inquadramento).
Quesiti09/01/2020TFM amminisratoriTrattamento fine mandato amministratori: la deducibilità per competenza economica è subordinata al fatto che il tfm venga deliberato con un atto avente data certa anteriore alla nomina dell’amministratore, altrimenti risulta deducibile secondo il principio di cassa (ossia al momento della corresponsione all’amministratore). Caso 1.previsione statutaria; 2.delibera a dicembre 2019 di attribuzione TFM euro 10.000,00 con precisazione che decorre dal 2019; 3.nomina amministratore successiva alla delibera di attribuzione TFM; ipotesi: 4.accantonamento costo tfm entro il 31.12.2019 di euro 10.000,00 (senza erogazione) oppure 5.polizza TFM amministratori che verrebbe stipulata nel 2020 con effetto da 2019; ammesso e concesso che l’assicurazione accetti, sarà possibile portare in detrazione il premio di euro 10.000,00 (rilevando il costo come competenza nel 2019) e considerato pure che verrà pagato a gennaio 2020.. 6.poi: subordinare l'accantonamento o il costo annuo esempio all'1 sui ricavi, l'Agenzia potrebbe contestarlo grazie In relazione a quanto prospettato: ) premesso che corretto operare come indicato al fine di attribuire la cd.
Quesiti10/01/2020Versamento ritenute di accontoconsorzio stipula un contratto di appalto o di prestazione d'opera con un committente e sul cantiere vanno i dipendenti di una ditta consortile. Premetto che il consorzio è in attività da piu' di 3 anni ed anche le ditte consortili che compongono il consorzio per il consorzio, per evitare i controlli sulle ritunute versate delle sue ditte consortili, basta richeidere una certificazione in camera di commercio che la ditta esiste da piu' di 3 anni e all'agenzia delle entrate una dichiarazione di regolarità con gli obblighi dichiarativi se ricepero questi documenti e li invio al mio committente, il committente e' esonerato dall'obbligo di richiesta di altre informazioni verso il consorzio stesso L’art. 17-bis co. 5 del DLgs. 241/97 prevede che l’impresa appaltatrice, affidataria e subappaltatrice, previo rilascio di apposito certificato che attesti il possesso dei requisiti di seguito indicati, disapplichi gli obblighi introdotti dalla nuova norma, se, nell’ultimo giorno del mese precedente a quello della prevista scadenza: - risulti in attività da almeno 3 anni, sia in regola con gli obblighi dichiarativi e abbia eseguito, - nel corso dei periodi d’imposta cui si riferiscono le dichiarazioni dei redditi presentate nell’ultimo triennio, versamenti complessivi registrati nel conto fiscale per un importo non inferiore al 10 dell’ammontare dei ricavi o compensi risultanti da tali dichiarazioni; - non abbia iscrizioni a ruolo o accertamenti esecutivi o avvisi di addebito affidati agli agenti della riscossione per imposte sui redditi, IRAP, ritenute e contributi previdenziali per importi superiori a 50.000,00 euro, per i quali siano ancora dovuti pagamenti o non vi siano provvedimenti di sospensione.
Quesiti10/01/2020Società semplice socia società di personeBuongiorno, società di persone di cui un socio è una società semplice, per quanto riguarda quest'ultima(società semplice) la parte di reddito ad essa imputata come viene gestita Cordiali saluti Le società semplici non possiedono una vera e propria contabilità (o, quantomeno, la possono tenere solamente per motivi interni, non essendovi obbligati dal punto di vista civilistico né fiscale); pertanto, in generale, nulla viene "contabilizzato". Per quanto invece attiene gli aspetti fiscali, la società semplice dovrà indicare a quadro RH del proprio mod.
Quesiti13/01/2020Servitù di posa, mantenimento e utilizzo di condizionatoriLa società A s.r.l. ha costituito a carico del suo fondo immobiliare e a favore del fondo di proprietà della società B s.r.l. servitù di posa, mantenimento e utilizzo di condizionatori, a tempo indeterminato La società B s.r.l. a fronte di tale costituzione di servitù ha corrisposto alla società A s.r.l. l'importo di 100,00 a seguito dell'emissione di una fattura in reverse charge (da parte della società A s.r.l.) Siamo a chiedere come vada contabilizzato, per la società B s.r.l., l'esborso di 100,00 Nel caso di specie occorre distinguere il caso in cui si sia in presenza: ) di una vera e propria "servitù radiale" intesa come diritto reale (tale diritto può essere fatto valere da parte di qualsiasi acquirente l'immobile limitrofo, cioè anche nei confronti degli aventi causa rispetto a B e va trascritto nei registri immobiliari) ) di un mero diritto soggettivo (della società B), al pari di quanto avviene nel caso di concessione di un "diritto di passo" (che non va trascritto nei registri immobiliari) e non di una "servitù di passo".