buongiorno una coop edilizia come ripartisce le spese generali per consulenze amministrative cancelleria pubblicità ecc non attribuibili al cantiere - ripartizione annuale sui soci iscritti al 31.12. - attribuzione per millesimo alle varie unità abitative che si realizzeranno e quindi attribuzione pro quota anche ai futuri soci acquirenti Attualmente la coop ha 6 soci ma intende completare un cantiere con 21 unità abitative. In merito al quesito posto - si ritiene - che le spese generali (esempio, cancelleria, pubblicitá, amministrazione, ecc.) che riguardano di fatto la gestione amministrativa della cooperativa edilizia essendo relative al rapporto / gestione sociale siano da ripartire, in linea generale, in quote uguali - pro testa - ai soci iscritti al 31.12.

Si chìhiede un confronto in merito all'obbligo di presentazione dati al Sistema Tessera Sanitaria per una società cooperativa a responsabilità limitata la quale svolge anche attività di gestione di una casa di riposo. In particolare, tale impresa emette fattura elettronica ai suoi ospiti (privati) applicando l'iva al 5.

Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S. di diritto di tipo A e B svolge attività di consulenza psicologica nei confronti di categorie deboli e marginali. Dette consulenze vengono svolte da Psicologi Soci della Cooperativa, da informazioni assunte presso la Federazione delle Cooperative, sembrerebbe esonerata dall’invio al sistema STS delle fatture emesse ed incassate nel corso del 2020 e relative all’attività di consulenza psicologica, esonero motivato dal fatto di essere una Cooperativa, è corretta tale interpretazione Non si concorda con quanto indicato.

seguo una cooperativa agricola, alla quale è pervenuta da parte - di un socio- una richiesta di rimborso parziale della propria quota sociale, costituitasi nel tempo pari ad .90.000,00- Il socio vorrebbe ottenere il rimborso di circa .80.000,00 e far rimanere in Cooperativa - in conto Capitale Sociale- la somma di .10.000,00 E' possibile contratare o comunque dissuadere il Socio da tale richiesta, per evitare che il Patrimonio della Cooperativa subisca una consistente dimunuzione delle quote Sociali Se poi la richiesta diventa di dominio di tutti i Soci, potremmo avere una richiesta in massa di questi rimborsi parziali. La richiesta di restituzione parziale delle quote sociali è illegittima, se non deliberata dalla cooperativa stessa.

Buongiorno. Abbiamo il caso di una cooperatva non a mutualità preventalente che a fine anno potrebbe chiudere in perdita civilistica.

Una cooperativa tipo spa (in quanto supera 1.000.000 di attivo e ha più di 20 soci) ha sempre avuto un revisore legale dei conti in quanto obbligatorio per legge per le Coop che aderiscono al modello delle spa e non delle srl. Nel mese scorso ha subito dal mise una revisione straordinaria nella quale alla fine della revisione il mise ha intimato alla cooperativa di nominare il collegio sindacale avendo la cooperativa superato il parametro dei 20 soci occupati in media annua previsto dal combinato disposto degli artt. 2543 cc e del nuovo art.2477 cc.

Buongiorno, una società cooperativa a responsabilità limitata intende cessare la propria attività. Non essendoci attivo da liquidare e avendo a bilancio sia debiti tributari che debiti verso l'Inps, si chiede se i soci e l'amministratore/liquidatore possono essere chiamati a rispondere di detti debiti e, se sì, in quali casi.

In seguito alle novità introdotte con il D.L. 78 del 2009 è corretto che una cooperativa edilizia richieda ai propri soci il rimborso delle somme pagate ai fini (imu polizze assicurative scia comunale bolli diritti comunali) assoggetandole ad Iva pur trattandosi per alcune voci di operazioni esenti art. 15 Inoltre è corretto richiedere nel rogito come prezzo di vendita dell'immobile un valore (x) (imponibile piu iva) ritenendolo comprensivo di tutte le spese sopra descritte senza però distinguere nel rogito stesso quale sia il valore del bene e degli oneri accessori L’art. 4-ter co. 4 - 6 del DL 78/2009 convertito ha soppresso alcune agevolazioni ai fini Iva di cui fruivano le cooperative edilizie; da tale momento anche le cooperative sono assoggettate gli ordinari obblighi Iva. Tuttavia tale agevolazione riguardavano i rogiti di assegnazione ai soci configurando delle particolari ipotesi di determinazione della base imponibile e del momento impositivo; le fattispecie indicate nel quesito rimanevano totalmente estranee.

Una cooperativa a.r.l. (di lavoro), è stata posta in liquidazione volontaria a gennaio 2017.

Buonasera, si pone il seguente quesito: una cooperativa di servizi (codice attività 821909- Servizi di fotocopiatura, preparione documenti) costiutita da quattro soci tutti medici di famiglia mette a disposizione dei propri soci e di altri medici specialistici la propria struttura detenuta in locazione. A ciascun medico viene fatto sottoscrivere un contratto con il quale viene previsto che dietro un corrispettivo i medici possono utilizzare, in maniera non esclusiva e mediamente una volta alla settimana, i locali, le attrezzature, gli impianti, gli arredi ed i serivizi di reception e segreteria.

Buonasera, - La nostra cooperativa a mutualità prevalente ha 8 soci lavoratori, tutti e 8 si impegnano allo svolgimento dell' attività dell' azienda. Da Regolamento Interno mensilmente viene corrisposto ai vari soci una retribuzione (varia in base alle ore lavorate, le mansioni ecc.) come acconto sugli utili.

Buongiorno per il consorzio tra promotori finanziari, abbiamo seguito la circolare dell'agenzia delle entrate 5E del 17/02/2011 per verificare se avessero mantenuto i requisiti per il 2016. la compagine consortile nel 2016 risulta costituita in prevalenza da consorziati con pro-rata superiore al 10 per cento ed inoltre l' attività svolta dal consorzio a favore dei consorziati con pro-rata superiore al 10 per cento e' superiore al 50 per cento del volume d’affari del consorzio medesimo. Quindi secondo la medesima circolare per il 2016 dobbiamo assoggettate a IVA tutte le prestazioni rese dal consorzio, comprese, quindi, quelle rese nei confronti dei consorziati con pro-rata inferiore al 10 per cento.

Buona sera, in una cooperativa una socia è uscita ( dietro sua richiesta ) in data 31 03 2015.In tale data si è svolta un cda dove si prendeva atto di tale uscita.Dovevamo comunicare in qualche maniera l'accettazione di tale uscita Dovevamo farle una raccomandata ecc oppure basta il verbale nel caso di risposta affermativa ha senso che gliela inviamo ora Al posto di tale socia che esce potremmo fare entrare una nuova socia sempre in tale data Saluti.Nel caso di specie il socio ha notificato atto di recesso, che dal punto di vista civilistico si configura quale atto "recettizio", nel senso che non necessita di alcuna approvazione, essendo sufficiente che l'atto venga reso noto al terzo. Pertanto non solo il CdA è tenuto ad "approvare" tale atto, ma non è neppure necessario effettuare alcuna raccomandata (sempre che lo statuto della società non preveda particolari adempimenti); andrà invece valutato se vi sono delle somme da corrispondere in sede di liquidazione della quota.

Buonasera, una cooperativa a mutualità prevalente chiude l'esercizio 2014 con un utile al netto delle imposte di Euro 8.395,00, ha una riserva legale di Euro 4.722,00 e perdite d'esercizio pregresse per Euro 20.000,00. Chiediamo se in sede di destinazione dell'utile sia corretto destinare il 30 (euro 2.519,00) a riserva legale e la differenza a copertura delle perdite pregresse, senza destinare la quota al 3 ai fondi mutualistici.

Buona sera, una cooperativa organizza dei corsi di vario genere ( corsi di cucina ecc. ) fatturando ai privati che parteciano al corso la quota di partecipazione.I soci della cooperativa organizzano tali corsi e partecipano alle serate per visionare e coordinare il tutto.Mi chiedo quale sarebbe la maniera più corretta ( e magari la meno dispendiosa ) per poter rimborsare tali soggetti per il loro operato ( rimborsi a piè di lista note occasionali ecc ecc. )Naturalmente non sono assunti alla cooperativa ma sono solo soci di questa cooperativa di lavoro.Grazie mille.Premesso che la cooperativa svolge un'attività commerciale nell'operare come indicato, laddove dovesse corrispondere dei rimborsi ai privati che partecipano all'iniziativa si potrà farsi rilasciare delle quietanze di pagamento. In generale si tratta di rimborso di spese vive, per le quali non trova applicazione alcuna ritenuta (RM 49/2013) considerato che il percipienti non avrà alcun reddito diverso da dichiarare (se questi spende 100 e si trova a riaddebitare 100, potendo dedurre i costi direttamente afferenti alla produzione del compenso si troverà con un reddito pari a zero e in questa situazione l'agenzia ha ritenuto ammesso non applicare la ritenuta del 20).

Buona sera, ci troviamo ad affrontare la seguente questione : una socia ( fondatrice ) di una cooperativa di lavoro della quale gestisco la contabilità vorrebbe uscire dalla cooperativa ( tengo a precisare che tale socia fa parte del consiglio di amministrazione ). Ora la socia ha inviato alcuni giorni fa la raccomandata dove esprimeva tale volontà, gli altri soci hanno preso atto di ciò e martedi prossimo si riunisce il cda per accettare tale recesso ( non aspettiamo i 60 giorni perchè la socia ha fretta ).So che salvo che lo statuto non preveda diversamente la socia cessa immediatamente per quanto riguarda il rapporto sociale tra società e socio ma rimangono in piedi i rapporti mutualistici sino alla chiusura del corrente esercizio.

Buona sera, mi trovo a dover gestire una cooperativa di lavoro ed avere alcuni dubbi ai quali dovrei dare risposta :1 un socio di una cooperativa può lavorare all'interno di essa e decidere di lasciare l'introito alla cooperativa come debbo fare mi servirà una dichiarazione scritta dal socio devo fare una assemblea dei soci con tale ordine del giorno 2 la cooperativa può assumere personale ( soci e non soci ) con un contratto a chiamata o con i voucher 3 la coopeartiva si trova a dover gestire le entrate in un museo di proprietà del Comune, come è meglio gestire tali introiti nel senso che il comune lascia fare tutto alla cooperativa , dovremmo munirci di biglietti fiscali o bastano ricevute non fiscali e a fine mese facciamo il totale e inseriamo in contabilità tale somma grazie milleLe operazioni in esenzione ex art. 10 n. 22 Dpr 633/72 riguardano esclusivamente: a) il corrispettivo per le visite ai musei b) le prestazioni "proprie" delle biblioteche. Tale concetto riguarda la gestione globale della struttura bibliotecaria, mentre non si applica a singole operazioni; in tal senso la RM 148/2008 ha ritenuto da assoggettare ad Iva la "catalogazione" dei libri di una biblioteca, per quanto la RM 135/06 ffacesse rientrare tra le prestazioni proprie anche la catalogazione, nel presupposto che la sola catalogazione non configura una gestione complessiva della struttura.

buona sera, sono stato nominato segretario di una cooperativa per la quale da anni predisponevo il bilancio e la dichiarazione dei redditi. La Cooperativa ha adeguato il proprio statuto alle disposizioni della legge 59/1992 con una prima assemblea straordinaria del 1994 ed una seconda nel 2004 al termine della quale il collegio sindacale in carica rassegnò le proprie dimissioni e venne nominato un revisore contabile iscritto nell'apposito registro in quanto la cooperativa, pur assimilata ad una spa, non superava i limiti di cui 2477 e 2435bis.