Una ditta che effettua vendita di beni al dettaglio, ha ricevuto un accesso della GDF per verifica dell’emissione degli scontrini fiscali tramite incrocio con le ricevute del POS.
La GDF ha trovato 5 ricevute POS che non avevano il correlativo scontrino emesso alla stessa ora e minuto (per loro ci poteva essere un margine di tolleranza di circa 20 minuti!), emettendo quindi altrettanti verbali per mancata emissione di scontrino fiscale con sanzione da € 516 ciascuno.
A distanza di circa 20 giorni il contribuente ha ricevuto 5 Atti di Contestazione dall’AdE (uno per ogni verbale) con la sanzione ridotta di 1/3.
A nostro avviso la ditta è comunque tenuta ad emettere lo scontrino, anche se il pagamento avviene nei giorni successivi, quindi il cliente avrebbe potuto pagare con il POS anche scontrini emessi giorni prima (peraltro già tutti "individuati", in questo caso, dal titolare).
Ad avviso del funzionario dell’AdE invece lo scontrino va emesso solo se si riceve il pagamento (viceversa, sempre secondo lui, andrebbe emessa una fattura o un ddt), cosa che ovviamente avvalorerebbe l’accertamento della GDF.
1) Questa visione dell’AdE è corretta? In caso contrario qual è il riferimento normativo?
2) I 5 atti di contestazione richiamano (per relazionem), i 5 PVC indicandone solo la data di emissione, uguale per tutti, rendendo pertanto impossibile, anche per un eventuale ricorso che voglia contestare il singolo PVC, abbinare i due atti. E’ contestabile tale omissine?
Grazie
Cordiali saluti