- una SRL italiana ha venduto ad una ditta svizzera merce per un valore di euro 30.000
- la ditta svizzera ha poi spedito ad un suo cliente in Indonesia la merce
- in seguito la ditta svizzera si accorge di aver ordinato il materiale sbagliato e commercialmente la ditta italiana riferisce di accettare il reso merce riconoscendo un accredito di euro 20.000
- il problema nasce dal fatto che il reso arriva poi alla ditta italiana direttamente dall'Indonesia con fattura proforma e bolla doganale ed un valore indicato di euro 47.000 (probabilmente quello che la ditta indonesiana aveva pagato alla ditta svizzera)
Adesso l'azienda italiana ha emesso l'accredito concordato di euro 20.000,00 alla ditta svizzera ma ha anche in mano una bolla doganale della ditta indonesiana con iva e dazi esposti di euro 11.000,00 circa che però dice di non aver pagato come da accordi con la ditta svizzera.
Il nostro dubbio nasce su come gestire la parte contabile e fiscale di questo strano giro, in quanto avendo l'obbligo di registrare la bolla doganale rimarrebbero aperte le partite (e registrando anche iva indetraibile ....)
restando in attesa, cordiali saluti.