Buongiorno, le pongo questo quesito e le chiedo se può darci risposta per domani mattina (oggi avevo chiamato il dott. Zeni ma mi ha consigliato di chiedere a lei che è più esperto in Iva.) 1) Una società manda delle merci in "conto lavoro" in Tunisia. Per documentare lo spostamento la Tunisia NON vuole un DDT ma una Fattura Pro-Forma dove è scritto "merci in conto lavoro". La ditta di Tunisi emette fattura alla società italiana per le lavorazioni con IVA La Dogana fa pagare Iva anche sulle "merci" in conto lavoro che rientrano in Italia (uscite con la pro-forma in conto lavoro). Ci si chiede : a) "perche" debba essere pagata l'iva sulle prestazioni estere: MA NON C'È IL REVERSE DAL 01/01/10 ??? b) "perche" la dogana applica IVA su merci che NON sono "importazioni", ma "reingresso" di merci in conto lavoro. Lo spedizioniere interpellato al riguardo dice che è corretto, che per il conto lavoro funziona così, si paga Iva sia sulle merci che sulle lavorazioni . Ma come è possibile ? Avevamo anche chiesto allo spedizioniere di fare una "temporanea esportazione" per poi poter far rientrare le merci in conto lavoro senza iva, ma dice che la "temporanea" per il "conto lavoro" non è prevista. Se cortesemente può delucidarci al riguardo …. 2) REVERSE CHARGE: nella Black list, le operazioni soggette a Reverse (in caso di acquisti), vanno indicate solo tra gli acquisti + Iva teorica ma NON nelle vendite (vendite intese per quelle "registrazioni" fatte per neutralizzare gli acquisti) ? È corretto ?