Buongiorno,
scrivo per porvi il seguente quesito; una società che esercita attività di commercio all'ingrosso di cibo per cani e gatti e vende preparazioni alimentari per cani e gatti contenute in specifiche confezioni contrassegnate dalla dicitura l'uso professionale vietata la vendita al dettaglio e di peso superiore a 10 kg a allevatori professionisti canili e ad allevamenti amatoriali. Leggendo le risoluzioni dell'Agenzia delle Entrate N.210/ E del 18 novembre 2003 e N. 106/E del 13 maggio 2003 che allego mi sembra di capire che: - Per quanto riguarda allevatori professionali e canili l'aliquota iva da applicare per il cibo in oggetto è l'aliquota agevolata del 4% - Per quanto riguarda gli allevamenti amatoriali (quindi senza partita iva) avrei qualche dubbio in più: nella risoluzione N. 210E l'agenzia delle entrate parla di aliquota agevolata anche quando le confezioni sono vendute a consumatori in grande (ma non so se posso fare rientrare i allevamenti amatoriali in tali fattispecie), mentre nella risoluzione N.106 l'Agenzia sostiene che il tipo di attività svolta dal soggetto acquirente non costituisce elemento determinante al fine di stabilire l'applicabilità dell'aliquota agevolata. Quindi in tal caso anche la vendita di mangime ad allevatori amatoriali sembrerebbe soggetta all'aliquota del l 4%. Vorrei cortesemente sapere se tale interpretazione è corretta, anche perché tutto ciò che ho trovato a riguardo risale al 2003 e non ho trovato nulla di più attuale. Preciso che il problema per l'applicazione dell'aliquota iva agevolata riguarda il soggetto acquirente e non il tipo di mangime in quanto, per quanto riguarda il tipo di mangime, ho trovato documentazione adeguata.
Grazie.