Buongiorno,
Nel 2015 sono stati effettuati lavori di ristrutturazione parziali in una abitazione residenziale, trattasi di edificio unifamiliare su due piani, in zona sismica 3 ed il località montana, la pratica edilizia dei lavori è stata conclusa ed è stata comunicata la fine lavori nel 2015.
Le varie opere hanno riguardato il piano terra, è stata quindi una ristrutturazione parziale. Ad oggi si sta beneficiando, per i lavori svolti, della detrazione di imposta del 50% su un ammontare totale di 84.400 euro (quota annua 4.220 €), è stato quindi utilizzato solo parte del plafond “ristrutturazione”, nessun utilizzo ne del vecchio ecobonus ne del sismabonus.
Tra gli interventi effettuati c’è l’impianto a pavimento al solo piano terra, e l’acquistato di una termostufa per il riscaldamento del medesimo piano e la produzione dell’ acqua calda. Al piano primo gli ambienti sono riscaldati con una stufa a legna, non c’è nessun altro impianto di riscaldamento.
Ora c’è l’ intenzione di completare i lavori di ristrutturazione, tra i quali fare l’impianto di riscaldamento a pavimento anche al piano primo ed integrare il sistema con una caldaia a biomassa, che affiancherà la termostufa, precedentemente installata, insufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico complessivo dell’immobile. Contemporaneamente saranno fatti anche interventi antisismici trattandosi di edificio costruito nel 1970.
Quesito:
È possibile beneficiare del bonus 110 previsto dal decreto rilancio con massimale 30 mila per installazione pompa di calore/biomassa avendo già fatto un intervento parziale nel 2015?
Nella situazione descritta è corretto affermare che i massimali a disposizione sono: 96.000 sismbonus, 50.000 per interventi di isolamento termico, 30.000 per impianto di riscaldamento, 60.000 per serramenti (con miglioramento di 2 classi energetiche dell’edificio), 11.600 di rimanenza bonus ristrutturazione 50%?
Grazie.