Una S.r.l. ( impresa edile ) formata da due soci con quote al 50 % ciascuno si trovano nella condizione che uno dei due soci vuole definitivamente uscire dalla S.r.l.
Ora stiamo cercando di capire , anche in base alle esigenze del cliente, se conviene trasformare la S.r.l. in S.r.l. unipersonale oppure se chiudere la S.r.l. e aprire una impresa famigliare ( visto che anche il padre del socio rimanente lavorerà in questa nuova ditta )
La S.r.l. allo stato attuale non presenta problemi : non ha debiti con AdE , INPS ecc., ha alcuni debiti con fornitori ma i crediti che vanta con i clienti e le fatture ancora da emettere generaoo un "ipotetico avanzo".
La S.r.l. ha anche dei macchinari di proprietà
Il socio uscirebbe senza pretendere niente ne di quello che risulterà a chiusura di tutte le partite, ne del valore dei macchinari
Le domande che per ora mi sorgono sono:
nella trasformazione da S.r.l. con due soci a S.r.l. unipersonale quali potrebbero essere le criticità che si possono incontrare ?
l'uscita senza pretendere niente del socio mi lascia un po’ perplesso, vorrei sapere come tutelare il socio restante da future pretese, qual è la maniera migliore ?
essendo una ditta che non presenta particolari difficoltà economiche non sarebbe più conveniente chiudere la S.r.l. e nel frattempo costituire una ditta individuale ?
In caso di costituzione della ditta individuale qual è la maniera corretta per il passaggio dei macchinari dalla srl alla nuova ditta ?
Saluti