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Quesiti26/03/2021

Quesito per Associazione di Promozione Socio Ambientale Culturale non riconosciuta

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Buongiorno,

un nostro associato si è appena costituito come Associazione di Promozione Socio Ambientale Culturale non riconosciuta per la realizzazione e la gestione di un parco agro-ambientale pubblico. L’associazione, senza scopo di lucro ai sensi del D.Lgs. Madonna sanzione cambi 4/12/1997 n. 460, persegue lo scopo di creare nuove prospettive produttive, sociali e ambientali per il futuro dell'isola delle Vignole, impegnandosi a sostenere tutte quelle iniziative che consentano a questa comunità di essere protagonista di un futuro collaborativo e solidale, e per promuovere tutte le migliori azioni che consentano di vivere e lavorare in quest’isola, in particolare ai giovani, proteggendo e valorizzando la qualità dell’ambiente naturale e delle produzioni agricole di qualità.

A termini di statuto l’associazione si pone i seguenti compiti:

  • sostenere e sviluppare l’attività agricola nell’isola con i principi del rispetto della natura e dell’ecosistema ambientale per produrre cibo sano con metodi attenti alla salute delle persone, e con impegno al dialogo continuo e collaborativo tra agricoltori e consumatori.
  • promuovere iniziative di educazione e formazione sociale finalizzata alla migliore conoscenza dei principi dell’alimentazione sana che utilizzi consapevolmente i prodotti agricoli realizzati in territori ancora naturali, rivolgendosi a scuole, famiglie, ragazzi e bambini in età scolare, e a persone di ogni età ponendo particolare attenzione ai soggetti diversamente abili. Operando, facendo rete con altre associazioni, e collaborando con enti e specialisti in questo settore al fine di promuove iniziative e progetti con le 6 pronta stanando organizzazioni e le istituzioni di interesse.
  • condividere e promuovere le conoscenze sulle proprietà nutrizionali dei prodotti agricoli e come fare buon uso di piante aromatiche e officinali anche mediante l’esperienza concreta sul terreno al fine di trasmettere e recuperare la funzione sociale della buona l'agricoltura in grado di esprimere solidarietà, integrazione e valorizzazione della dimensione relazionale.
  • sensibilizzazione al consumo di prodotti da agricoltura sana realizzata in territori naturali anche tramite la promozione e vendita dei prodotti dell'isola.
  • promuovere l’iniziativa “Adotto e curo un orto” rivolta alle scuole dell'infanzia, di primo grado e di secondo grado, in particolare a bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali, attraverso la realizzazione di piccoli orti, anche in serra, dove bambini e ragazzi imparando la cura e il rispetto dell'ambiente possano sviluppare relazione socioaffettive e affinare capacità sensoriali.
  • promuovere corsi di educazione in natura e pedagogia ecologica, e organizzare laboratori didattici in collaborazione con scuole di ogni ordine e grado, ponendo particolare attenzione al tema delle energie rinnovabili e al riciclo, proponendo esperienze creative e interattive. L’associazione intende riportare i ragazzi in natura sollecitandone nuova sensibilità, attraverso attività ludiche e sportive con attività avventurose da svolgersi direttamente sul terreno dell’isola, sviluppando percorsi naturalistici, gare sportive, di orientamento e di arrampicata sportiva con percorsi acrobatici in sicurezza su corde e strutture sospese.
  • partecipare con contributi di carattere culturale e con manifestazioni di carattere ricreativo alla vita della comunità dell’isola delle Vignole, fornendo servizi culturali per tutta la collettività, in favore di un dialogo che possa creare un terreno fertile di incontri e di idee.
  • organizzare eventi, laboratori, fiere e mercati, conferenze, workshop, corsi di formazione, degustazioni, concorsi, incontri con la stampa, convegni rivolti alla realizzazione dello scopo sociale.
  • avanzare proposte agli Enti pubblici e privati per promuovere e diffondere le suddette attività.
  • gestire e possedere, prendere o dare in locazione qualsiasi tipo di impianto sia immobile che mobile, fare accordi con altre associazioni o terzi in genere, nonché trasferire la propria sede od aprire sedi secondarie in Italia o all’estero, potrà, inoltre, compiere ogni operazione di carattere mobiliare, immobiliare e finanziario che fosse ritenuta utile, necessaria e pertinente agli scopi sociali.
  • porre in essere operazioni di natura commerciale in conformità alla normativa in vigore in materia di enti non commerciali, come ad esempio attività commerciali propedeutiche e/o collegate, rispettando ovviamente i dettami delle leggi e dei regolamenti in vigore in materia;
  • l’associazione potrà utilizzare ogni strumento utile al raggiungimento degli scopi sociali, in particolare avvalendosi della collaborazione con gli enti locali, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, ed alla partecipazione ad altre associazioni, società o enti aventi scopi analoghi o connessi ai propri.
  • inoltre al fine di diffondere la cultura della salvaguardia del pianeta, potrà sviluppare iniziative e progetti a carattere ambientale attraverso l’utilizzo di energia ricavata da fonti rinnovabili, e potrà rendersi parte attiva partecipando direttamente ad una Comunità Energetica Rinnovabile per l’utilizzo dell’energia pulita necessaria alla realizzazione degli scopi sociali.

Quesito:

Attualmente l’Associazione sta concordando con il Comune Venezia l’attività di occuparsi della manutenzione del verde delle nuove strade dell'isola che sono in fase di completamento, a fronte di un corrispettivo in fase di definizione di circa 20.000,00 euro.

Si chiede con il seguente quesito se tale corrispettivo, come si suppone a parere dello scrivente visto lo scopo dell’Associazione, debba essere considerato come attività sociale ovvero come attività commerciale, con la conseguente apertura della partita IVA.

Nel caso si concordasse con il fatto di essere considerata una attività sociale, come dovrebbe essere l’imputazione a bilancio? Come corrispettivo specifico anche se il Comune, per ovvi motivi, non può essere un associato? E pertanto, essendo il Comune la rappresentanza di una aggregazione di persone che risiedono nell’isola delle Vignole va, seppur impersonalmente, considerato come oggetto a cui rivolgere tale attività senza fini di lucro, così come previsto dallo statuto?

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si ha il seguente caso: ASD iscritta all'Organizzazione di Volontariato, non ha partita iva (solo codice fiscale), emette ricevute per attivitá di sponsorizzazione verso terzi (fuori campo iva Art.8 c.2 L.266/91); si chiede a seguito di quanto sopra: - se é necessario aprire una partita iva - se, vista l'attivitá si sponsorizzazione, é necessario presentare UNICO ENC Premesso che una associazione sportiva dilettantistica può inquadrarsi tra le organizzazione di volontariato (anche se difficilmente potrà essere riconosciuta dal CONI, in quanto richiesto lo svolgimento di attività "agonistica"), per quanto attiene la domanda: ) sia ai fini Iva (art. 4, co. 5, Dpr 633/72) che ai fini dei redditi (art. 148, co. 4, Tuir) ) l'effettuazione di "pubblicità commerciale" va considerata, per presunzione assoluta di legge, attività commerciale. A questo punto si può porre il dubbio di avere un'attività commerciale svolta in via non abituale; tuttavia tale abitualità risulta essere insita nell'ambito di un contratto di "sponsorizzazione" (in quanto richiede il "costante abbinamento" tra l'associazione e lo sponsorizzato): questo il motivo per cui: ) non è ammesso considerare l'emolumento a quadro RL del mod.
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Quesito per Associazione di Promozione Socio Ambientale Culturale non riconosciuta
Buongiorno, un nostro associato si è appena costituito come Associazione di Promozione Socio Ambientale Culturale non riconosciuta per la realizzazione e la gestione di un parco agro-ambientale pubblico. L’associazione, senza scopo di lucro ai sensi del D.Lgs.
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chiediamo cortese parere in merito alla situazione di una aps settore cultura di recente costituzione (fine 2020). l’associazione, costituitasi ai sensi del d.lgs. 117/2017, nel rispetto della normativa enti terzo settore, ha presentato domanda di iscrizione al registro regionale aps d.lgs. 117/2017 - l.r. 27/2001, art. 43, e ha inviato modello eas optando per la scelta di aderire al regime 398/91 (con relativa pratica siae). l’attività iniziale, ridotta causa covid, è stata essenzialmente rivolta alla programmazione futura e all’acquisizione di risorse necessarie all’avvio dell’attività; per questo sono state fatturate delle cifre in acconto legate a future sponsorizzazioni, a fronte di entrate da attività istituzionale praticamente azzerate. chiediamo chiarimenti su quali siano le norme fiscali e contabili da applicare in attesa di entrata in vigore delle nuove disposizioni enti del terzo settore e di effettiva operatività del runts, in particolare se la normativa che riguarda i regimi forfetari previsti per gli enti del terzo settore sia immediatamente applicabile e/o più opportuna rispetto al regime 398/91. ringraziamo e salutiamo cordialmente. L'art. 102 Dlgs 117/2017 (Codice del Terzo Settore) dispone che: ) l'entrata in vigore degli artt. da da 79 ad 89 del Codice interviene dall'anno successivo a quello in cui interverrà il successivo tra l’autorizzazione UE (non ancora richiesta) e l'operatività del RUNTS, realizzato nel 2020, con operatività attesa nel 2021 (dunque l'entrata in vigore di tali articoli non potrà intervenire prima del 2022) ) fino a tale data permane l'applicabilità del regime forfettario L. 398/91.