Buonasera. Un contribuente privato, proprietario di un immobile con categoria catastale A/3, nell'anno 2020 ha presentato una SCIA per la ristrutturazione.
Nel mese di aprile 2021 è stato ceduto il credito "Bonus ristrutturazione 50%" ad una banca, la quale ha presentato due comunicazioni, una per l'anno 2020 di € 66.000,00 e l'altra per l'anno 2021 di € 30.000,00.
A seguito dei lavori di ristrutturazione, nel mese di luglio 2021 l'immobile è stato accatastato in 6 unità con categoria catastale A/2, di cui una adibita ad abitazione principale e le altre utilizzate per lo svolgimento dell'attività di country house.
Nel mese di giugno 2021 è stata presentata una nuova SCIA per l'intervento di ristrutturazione della piscina ed una CILA per la realizzazione di una rete fognaria dall'immobile fino alla rete pubblica.
Si chiede:
1- il contribuente può usufruire di ulteriori due nuovi limiti di spesa per gli interventi di cui sopra, configurandosi interventi autonomi rispetto a quello di ristrutturazione realizzato sull'immobile principale, e per quale importi se le fatture saranno pagate in parte nel 2021 ed in parte nel 2022?
2- potrebbe compromettere il riconoscimento dei bonus il fatto che il proprietario abbia frazionato l'immobile, utilizzando le 5 unità ai fini della propria attività?
Cordiali saluti.