Buongiorno,
Due persone, lavoratori conviventi, uno italiano e una tedesca, vogliono trasferire la residenza dalla Germania all'Italia e lavorare in smart working dall'Italia. (normativa valida anche dopo pandemia?)
- il lavoratore italiano lavorerà per la società tedesca ma sarà retribuito dalla Globalization Partners (soc. intermediaria) con un contratto a tutti gli effetti italiano.
Ha residenza in Germania da 4 anni e da 2 è iscritto all'AIRE;
Ha lavorato continuativamente, con un solo periodo di 1 mese di aspettativa per paternità nell'anno 2020 e 3 mesi nell'anno 2021;
Oltre all'impegno a risiedere in Italia per almeno 2 anni e non essere stato residente nei 2 anni precedenti in Italia quali altri requisiti deve avere?Da quando parte l'agevolazione fiscale, dallo stesso mese ed anno in cui cambia la residenza?
- la lavoratrice tedesca lavora da 6 anni presso una soc. Tedesca, per 17 mesi è stata in maternità tra il 2020 e il 2021 (maternità obbligatoria, facoltativa e aspettativa), è rientrata al lavoro in ottobre 2021 e cesserà il rapporto di lavoro a gennaio 2022: non ha mai lavorato ne' in Italia ne' in altro paese e non è mai stata residente altrove.Si chiede se quest'ultima rientra tra i cittadini che possono usufruire dell'agevolazione fiscale e se la risposta e' affermativa cosa si intende per lavoro svolto continuativamente, visto che ha già una proposta scritta di lavoro che la farebbe iniziare dopo 3 mesi dalle dimissioni?
Se entrambi dovessero essere retribuiti direttamente dall'Azienda tedesca senza quindi appoggiarsi a filiali o intermediari italiani possono accedere all'agevolazione fiscale?
Ai fini previdenziali i contributi sono comunque calcolati sull'importo intero della retribuzione e non sull'importo soggetto a tassazione agevolata?
Si premette che entrambi hanno una laurea quinquennale e un bambino nato nel 2020.
Grazie