Buongiorno,
medico professionista sottoscrive "contratto di leasing" nell'anno 2007 con durata di 180 mesi per l'acquisto di immobile categoria A 10 (uffici e studi privati) con propria Partita Iva per un valore del fabbricato di €. 93.000,00 e lavori di ristrutturazione per €. 44.300,00..
Tutti i canoni di leasing vengono messi a costo nella contabilità ordinaria.
Che in data 31 luglio 2023 il Geom. X ha rilasciato una dichiarazione di conformità urbanistica e catastale alla società di leasing con la quale attesta che con Cila per comunicazione lavori del 20 maggio 2022 si è provveduto per cambio d'uso funzionale da "Studio medico" a "Monolocale".
Il 6 dicembre 2023 il Notaio redige l'atto di "esercizio del diritto di opzione per il riscatto", richiamando che la parte utilizzatrice ha manifestato la propria volontà di esercitare il diritto di "opzione per il riscatto" dell'immobile indicando nell'atto il solo Codice fiscale ed il prezzo di €. 1.373 + Iva se dovuta.
In data 11 dicembre 2023 la società di leasing ha emesso fattura per il riscatto di €. 1.373,00 esente Iva nei confronti dell'utilizzatore (medico) indicando il codice fiscale ma anche la Partita Iva.
Premesso tutto ciò si chiede:
Essendo il contratto di leasing stipulato con la partita Iva del medico e di conseguenza anche la fattura di riscatto, come si può fare per estromettere l'immobile dalla sfera professionale e farlo rientrare in quella privata?
È sufficiente una autofattura del medico per il valore del riscatto di €. 1.373,00 essendo che nell'atto del Notaio per il riscatto è stato indicato il solo codice fiscale?
Non ci dovrebbe essere alcuna plusvalenza essendo in possesso del medico da 16 anni.
Grazie.