Buongiorno,
Sottopongo il seguente quesito:
Due coniugi stanno ristrutturando un'abitazione di proprietà della moglie e sul quale il marito non ha mai abitato (su detto immobile il marito non ha esplicato il rapporto di convivenza). Le spese vengono sostenute da entrambi i coniugi e l'immobile sarà destinato ad essere l'abitazione principale di entrambi.
Considerato che i lavori sono già iniziati e non è stato registrato un contratto di comodato prima dell'inizio lavori tra la moglie e il marito, si chiede se sia ancora possibile far rientrare il marito nel diritto alla detrazione per la parte di spese da lui sostenute.
Faccio presente che nelle faq sul sito dell'Agenzia si trova questa risposta generica:
sì, anche il coniuge convivente può usufruire delle detrazioni fiscali e non è rilevante il regime patrimoniale del matrimonio.
Ma sappiamo che la risoluzione 6 maggio 2002, n. 136, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il familiare convivente può beneficiare della detrazione solo se la convivenza o il comodato sussistono “[...] nel momento in cui si attiva la procedura finalizzata all’esercizio della detrazione, con l’inoltro della comunicazione preventiva di inizio lavori al competente ufficio dell’Amministrazione finanziaria”. Il D.L. n. 70/2011 ha disposto, dal 14 maggio 2011, l’eliminazione dell’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara. Per gli interventi di ristrutturazione iniziati a decorrere da tale data, in assenza della comunicazione, si ritiene che il requisito della convivenza/esistenza del comodato possa essere verificato rispetto alla documentazione edilizia di inizio dei lavori.
Ringrazio e porgo cordiali saluti