Il giudice non può escludere l’accertamento analitico-induttivo in presenza di una contabilità incerta. Inoltre, solo dopo aver verificato i caratteri di gravità, precisione e concordanza degli elementi presuntivi forniti dall’Agenzia delle entrate è possibile valutare la prova contraria offerta dal contribuente.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 31180 del 5 dicembre 2024, con cui ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate.