Il recente DLgs 158/2015 apporta numerose modifiche alle disposizioni del D.Lgs.74/2000 in materia di reati relativi a imposte dirette/IVA. In particolare, si segnala quanto segue:
- omessa dichiarazione: viene aumentata la misura della pena (ora da 1 anno e 6 mesi a 4 anni) nonché l’ammontare dell’imposta evasa per la configurazione del reato (da €.30.000 a €.50.000). E’ inoltre, introdotto il” nuovo” reato di omessa presentazione del mod.770, che si configura se l’ammontare delle ritenute non versate risulta superiore a € 50.000;
- omesso versamento ritenute: viene aumentata a € 150.000 (in precedenza € 50.000) la soglia per l’omesso versamento, fermo restando la pena prevista (reclusione da 6 mesi e 2 anni);
- omesso versamento Iva: viene aumentata a € 250.000 (in precedenza € 50.000) la soglia per l’omesso versamento, fermo restando la pena prevista (reclusione da 6 mesi e 2 anni);
- confisca: il nuovo art. 12-bis, D.Lgs.74/2000 introduce la confisca fiscale; questa non opera per la parte che il contribuente si impegna a versare all'Erario anche in presenza di sequestro; in caso di mancato versamento la confisca è sempre disposta;
- cause non punibilità: sono riviste le cause di non punibilità previste all’art.13, D.Lgs.74/2000, che differenzia ora la causa di non punibilità a seguito dell’integrale pagamento di tutte le somme dovute a titolo d’imposta, sanzioni e interessi, a seconda del tipo di reato;
- circostanze di reato: sono istituite una serie di circostanze attenuanti e aggravanti relative ai reati.
Le novità in esame sono entrate in vigore lo scorso 22/10/2015; si evidenzia che, per effetto del favor rei, le nuove disposizioni (più favorevoli) sono applicabili anche ai reati già commessi.