I titolari di reddito d’impresa possono optare per l’applicazione di una tassazione agevolata (cd. “patent box”) sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali giuridicamente tutelabili (software, brevetti industriali, marchi d’impresa, ecc.). In particolare:
- agevolazione: consiste in una variazione in diminuzione pari al 30% nel 2015 (40% nel 2016 e 50% dal 2017) di una quota parte del reddito netto che deriva dalla concessione in uso a terzi (canoni al netto di costi diretti) o imputabile all’utilizzo in proprio (cd. “reddito figurativo”) dei beni immateriali;
- opzione: l’opzione ha una durata minima di 5 esercizi ed è rinnovabile;
- reddito agevolabile: la quota di reddito agevolabile è determinata sulla base del rapporto tra: costi di R&S (sostenuti direttamente o tramite Università/società terze) finalizzati al mantenimento, accrescimento o sviluppo del bene immateriale (cd. “costi qualificati”) e i costi complessivi afferenti il bene medesimo (cd. “costi complessivi”);
- plusvalenze: sono escluse dal reddito imponibile le plusvalenze derivanti dalla cessione di beni immateriali a condizione che almeno il 90% del corrispettivo derivante dalla cessione dei predetti beni sia reinvestito, prima della chiusura del secondo periodo di imposta successivo a quello nel quale si è verificata la cessione, nella manutenzione o nello sviluppo di altri beni immateriali;
- decorrenza: le disposizioni si applicano a decorrere dal 2015 per i soggetti “solari”.