I dati raccolti dalla Guardia di finanza ai fini dell’accertamento induttivo non sempre sono sufficienti a far scattare la condanna per omessa dichiarazione dell’Iva.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 27259 del primo ottobre 2020, ha accolto il ricorso presentato da dal legale rappresentante di una società di costruzioni, annullando con rinvio la condanna per omessa presentazione della dichiarazione Iva