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L’evoluzione della Giurisprudenza 24/12/2020

Processo tributario: l’esiguità del valore della controversia non basta a giustificare la compensazione delle spese di lite

Processo tributario: l’esiguità del valore della controversia non basta a giustificare la compensazione delle spese di lite

Non è ammissibile la compensazione delle spese di lite quando, anche in virtù del modesto valore economico della controversia, viene vanificato il pregiudizio che il contribuente ha inteso evitare con il ricorso risultato legittimo, in spregio al fondamentale diritto di difesa di cui allart. 24 della Costituzione.

Attingendo al codice di procedura civile, la Cassazione, con l’ordinanza n. 29211 del 21 dicembre 2020, ha accolto in pieno il ricorso di un contribuente che aveva impugnato e fatto annullare una cartella per le tasse automobilistiche.

Secondo la Cassazione è consolidato l'orientamento giurisprudenziale di legittimità secondo cui le gravi ed eccezionali ragioni, da indicarsi esplicitamente nella motivazione e in presenza delle quali e o, in alternativa alle quali, della soccombenza reciproca - il giudice può compensare, in tutto o in parte, le spese del giudizio, devono trovare puntuale riferimento in specifiche circostanze o aspetti della controversia decisa e comunque devono essere appunto indicate specificamente e non possono essere espresse con una formula generica in quanto inidonea a consentire il necessario controllo (cfr. di recente Cass. 27186/2020).

Nel caso sottoposto all’esame della Corte, la Ctr di Roma ha giustificato la compensazione con la natura del contenzioso e dell'esiguità dell'importo preteso ritenendo che tali motivi fossero sussumibili nelle altre analoghe gravi ed eccezionali ragioni.

Ma, per il Collegio di legittimità, il riferimento alla natura del contenzioso non è idoneo a consentire il controllo sulla congruità delle ragioni in grado di giustificare la compensazione delle spese di lite, così come quello al valore modesto della controversia, atteso che, ed ecco il passaggio chiave della decisione, proprio nel caso in cui l'importo delle spese di lite risulti tale da vanificare il pregiudizio economico che la parte ha inteso evitare, l'immotivata compensazione delle spese finisce col pregiudicare il concreto esercizio del diritto di difesa garantito dall'art. 24 Cost. (in tal senso, Cass. nn. 10026/2013, 12893/11, 20017/07).

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Auto in uso primiscuo - Il Decreto Bollette conferma la vecchia disciplina
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Scatta l’abuso del processo con condanna al risarcimento se il ricorso di legittimità è dichiarato inammissibile in una controversia di scarso valore. La responsabilità aggravata ex articolo 96, terzo comma, cpc si configura per il tentativo di coinvolgere la Suprema corte in un inaccettabile terzo grado di giudizio, senza porre alcuna questione di rilevanza generale o nomofilattica tale da scomodare il giudice di legittimità.
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Notizie Flash 24/04/2025
Definizione agevolata: ultimi giorni per richiedere il rientro nella Rottamazione-quater
Sta per scadere il termine per richiedere la riammissione alla Rottamazione-quater delle cartelle, la misura di definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione introdotta con la legge di Bilancio 2023 (legge n. 197/2022). I contribuenti che entro il 31 dicembre 2024 sono decaduti dal beneficio per mancato, tardivo o insufficiente versamento delle somme dovute, possono presentare domanda di riammissione entro il 30 aprile 2025, come previsto dalla legge n. 15/2025 di conversione del decreto Milleproroghe (Dl n. 202/2024).
Fisco passo per passo 24/04/2025
Modello Redditi SC 2025: debutta il quadro CP per il Concordato preventivo biennale
La dichiarazione Redditi SC 2025 si arricchisce di una rilevante novità strutturale: l’inserimento del nuovo quadro CP, finalizzato a recepire gli effetti applicativi del Concordato preventivo biennale (CPB), introdotto con il decreto legislativo n. 13/2024. Questo strumento di compliance preventiva, riservato ai contribuenti che applicano gli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), rappresenta un passo significativo verso un sistema fiscale più stabile, trasparente e programmabile.
L’evoluzione della Giurisprudenza 24/04/2025
Costi d’impresa e deducibilità: lo statuto non basta, l’inerenza va dimostrata nel concreto
Con l’ordinanza n. 8120 del 27 marzo 2025, la Corte di cassazione torna a fare chiarezza sul principio di inerenza dei costi, approfondendo i presupposti per la loro deducibilità dal reddito d’impresa. La pronuncia affronta il caso di una società che aveva dedotto le quote di ammortamento e detratto l’IVA su un motoryacht acquistato nel corso dell’anno, giustificando la spesa in ragione dell’attività di noleggio imbarcazioni prevista nel proprio statuto societario.
Fisco passo per passo 24/04/2025
ISA 2025: revisione di 100 indici in linea con la nuova classificazione Ateco. Aggiornamenti, esclusioni e prospettive applicative
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 31 marzo 2025 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è stata approvata la revisione di 100 indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA). La modifica, che riguarda l’anno d’imposta 2024, rappresenta un aggiornamento significativo dell’assetto ISA in vigore, determinato da una duplice esigenza: l’evoluzione della struttura economica delle attività produttive e l’adozione della nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2025.
Info Flash Fiscali 076 / 2523/04/2025
I nuovi dati comunicati da terzi nell'ambito del mod. 730 precompilato
Per la dichiarazione dei redditi precompilata 2025 (periodo d’imposta 2024) i contribuenti troveranno ulteriori nuovi dati comunicati all’Agenzia delle Entrate da soggetti terzi, quali: i rimborsi erogati dal GSE a fronte della cessione dell’energia rinnovabile in esubero; le spese per l'acquisto di abbonamenti di trasporto pubblico locale/regionale/interregionale. Quest’ultima comunicazione è facoltativa per il periodo 2024, diventando obbligatoria solo dal prossimo anno