Legittima la condanna per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte il legale rappresentante della srl e il socio accomandatario della sas per la vendita fittizia del compendio immobiliare stipulata dopo la notifica delle cartelle esattoriali a carico della venditrice. L’operazione, chiaramente simulata, è finalizzata a sottrarre i beni della venditrice alle azioni esecutive dell’amministrazione finanziaria.
Lo stabilisce la Cassazione con la sentenza n. 17166 del 5 maggio 2021 con cui sono stati dichiarati inammissibili i ricorsi degli imputati, condannati in appello a scontare più di un anno di carcere per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11 Dlgs. 74/00).