L’Agenzia delle entrate può negare la deducibilità dei costi sopportati dall’azienda per provvigioni passive troppo alte e sproporzionate rispetto ai ricavi in considerazione degli usi e in assenza di documenti contrattuali di supporto.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con ordinanza 33568 del 15 novembre 2022, ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate.