Legittima la condanna per il reato di dichiarazione fraudolente mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti anche in caso di autofattura.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza 2859 del 24 gennaio 2023, ha respinto il ricorso del titolare di una ditta individuale, confermandone la condanna per il reato di cui all’art. 2 del d.lgs. 74/2000.