In tema di accertamento induttivo mediante l’utilizzo di prove per presuntive, è legittima la ricostruzione dei ricavi di un'impresa di ristorazione sulla base del consumo di materie prime, quando queste costituiscano gli ingredienti fondamentali, se non addirittura indispensabile ai fini della preparazione degli alimenti offerti, o del servizio che si accompagna alla consumazione effettuata. In questi casi, il giudice di merito, a meno di assoluta incongruenza e irragionevolezza, può rideterminare in senso riduttivo i maggiori ricavi accertati ma non annullare tout court la pretesa impositiva.
Lo ha stabilito la Cassazione, con ordinanza 24874 del 21 agosto 2023, con cui ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entrate.