
Il maggior reddito accertato dell'impresa familiare dev'essere interamente imputato al titolare dell'azienda senza alcuna suddivisione con il coniuge o gli altri parenti: i collaboratori, infatti, percepiscono meri emolumenti da lavoro.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con sentenza 33149 del 29 novembre 2023, ha accolto il ricorso dell'Agenzia delle entrate.