Può essere condannato per omesso versamento di ritenute previdenziali l'imprenditore che, pur pagando gli stipendi, non versa i relativi contributi: l'assenza di liquidità non è una scriminante perché non è assoluta (residuando un potere di scelta) e perché al versamento degli emolumenti deve corrispondere il saldo con l'Inps.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con sentenza 32967 del 28 luglio 2023, ha respinto il ricorso del titolare di una ditta individuale.