Legittima la dichiarazione integrativa con cui il contribuente chieda di usufruire di un’agevolazione fiscale trattandosi di errore di fatto o di diritto sempre emendabile, in quanto dovuto ad incertezza interpretativa sulla norma agevolativa.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con l'ordinanza 14889 del 28 maggio 2024, ha accolto il ricorso di una società.