In tema di accertamento nei confronti del socio di società a ristretta base, ove tra l'anno d'imposta sottoposto ad accertamento ed il momento della notificazione alla società dell'atto impositivo il socio sia receduto dalla compagine sociale, è nullo l'avviso di accertamento a lui notificato per i maggiori redditi di capitale presuntivamente distribuiti anche qualora sia allegato l’accertamento societario, quando da esso non risultino elementi sufficienti per consentire al contribuente di difendersi.
Lo ha stabilito la Cassazione che, con ordinanza 16968 del 19 giugno 2024, ha rigettato il ricorso dell’Agenzia delle entrate.