Legittimo l'accertamento induttivo a carico del professionista se vengono rinvenute all'interno dello studio delle schede clienti, con la dicitura “no fattura”. Si tratta comunque di documentazione extracontabile astrattamente idonea ad evidenziare l’esistenza di operazioni non contabilizzate anche alla luce di alcune discrasie con i modelli 770 degli utenti assistiti.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con l'ordinanza n. 21432 del 31 luglio 2024, ha accolto il ricorso dell'Agenzia delle entrate.