In caso di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte il sequestro va parametrato sul valore dei beni sottratti all’esecuzione e non sul debito tributario anche se il contribuente lo ha già saldato in parte.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 28725 del 17 luglio 2024, ha accolto il ricorso della Procura che chiedeva la misura sull'intero valore dei beni distratti al fisco.