Con lo sgravio della partita di ruolo ordinato dall’Agenzia delle entrate ad Ader, viene meno il sequestro preventivo finalizzato alla confisca a carico dell’imprenditore indagato per dichiarazione fraudolente Iva con fatture false. E ciò anche se non è definitiva la sentenza del giudice tributario che annulla la cartella esattoriale. L’atto dell’Agenzia delle entrate, infatti, formalizza la cancellazione della pretesa erariale: viene meno, dunque, il profitto del reato da bloccare in vista della misura ablativa.
Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 32811 del 21 agosto 2024 con cui ha accolto il ricorso di un imputato, disponendo anche la restituzione degli importi sequestrati.