Legittima la condanna per dichiarazione fraudolenta con utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per l'imprenditore che scarica l'Iva delle fatture emesse nell'ambito di una interposizione fittizia di manodopera mascherata con un appalto di servizi.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 34407 del 12 settembre 2024, ha respinto il ricorso del legale rappresentante di una società e reso definitiva la condanna.