È sufficiente l’obbligo di denuncia penale (ovvero l’astratta idoneità del fatto) per far scattare il raddoppio dei termini per l’emissione dell’avviso di accertamento nei confronti dei soci di società di persone, anche se l’accertamento nei confronti della società è stato annullato.
Lo ha stabilito la Cassazione, con l’ordinanza 27026 del 18 ottobre 2024, con cui ha rigettato il ricorso dei soci.