La Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con la sentenza del 19 dicembre 2024 (causa C-573/2022), ha stabilito che gli Stati membri possono continuare ad applicare l'IVA alle attività di radiodiffusione pubblica finanziate tramite canone, anche se il pagamento è legato al possesso di dispositivi tecnologici moderni come smartphone e computer. La decisione conferma che le evoluzioni tecnologiche non alterano il principio di tassazione applicabile a questo tipo di attività.