La ristretta base sociale e i legami familiari tra i membri della compagine sono elementi idonei a fondare le presunzioni utilizzate dall’amministrazione finanziaria. Di conseguenza è legittimo l’accertamento di redditi in nero nei confronti della società a base ristretta sulla base dei conti correnti degli unici due soci tra loro sposati.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 31750 del 10 dicembre 2024, con cui ha rigettato il ricorso di una società.