L’intimazione di pagamento da parte dell’Agenzia delle entrate, equiparabile a un avviso di mora, dev’essere impugnata, pena la cristallizzazione della pretesa tributaria e la conseguente legittimità del pignoramento dei beni del contribuente.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 6436 dell’11 marzo 2025, ha respinto il ricorso di una società che aveva ricevuto un avviso di pagamento, mai contestato, e quindi il pignoramento dei beni per un debito fiscale.