
All’Agenzia entrate riscossione basta l’estratto di ruolo per insinuare i crediti tributari al passivo della società in liquidazione giudiziale anche dopo la riforma. La norma che ha reso non impugnabile l’estratto di ruolo, infatti, non interferisce con l’accertamento del passivo ma opera su un piano diverso, cioè la legittimazione del debitore a impugnare ruolo e cartella in specifici casi di pregiudizio. Ma se il creditore contesta e scatta l’ammissione con riserva spetta ad Ader attivarsi per chiederne al giudice lo scioglimento: in tal caso l’agente della riscossione può notificare la cartella per far decorrere i termini di impugnazione.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 32399 del 12 dicembre 2025 con cui ha rigettato il ricorso di una liquidazione giudiziale.