In data 22/01/2018 una delle associazione maggiormente rappresentative della proprietà edilizia, Confabitare, ha presentato un interpello al Ministero delle Infrastrutture per ottenere chiarimenti in merito alle novità introdotte dal DM 16/01/2017, relativo ai criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula di contratti di locazione abitativi a canone concordato.
Secondo l’art. 1 comma 8 di tale DM, le parti contrattuali, nella definizione del canone effettivo, possono essere assistite a loro richiesta, dalle rispettive organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori.
Gli accordi definiscono, per i contratti non assistiti:
Locatori e conduttori che sottoscrivono contratti a canone concordato possono usufruire di agevolazioni fiscali previste dai singoli Comuni (IMU e Tasi) e dallo Stato (Irpef e imposta di registro).