Notizie Flash 17/10/2024Legge Made in Italy - Nautica da diporto, al via il fondo da 3 milioni di euro per sostenere la transizione ecologica del settoreIl ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in attuazione della Legge quadro per il Made in Italy (n. 206/2023), al fine di favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto − di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze − ha adottato il decreto interministeriale che istituisce un fondo per l’erogazione dei contributi finalizzato alla sostituzione e alla rottamazione dei motori endotermici delle imbarcazioni, alimentati da carburanti fossili, con motori elettrici, nonché l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione nelle unità da diporto. Alla misura sono destinati 3 milioni di euro per l’anno 2024.
Notizie Flash 17/10/2024Mimit, presentato Libro Verde per la politica industriale "Made in Italy 2030"Il ritorno della politica industriale, lo Stato stratega, il rapporto con le imprese, i settori strategici, il valore delle filiere del Made in Italy, la forza dei distretti, il ruolo economico internazionale dell’Italia. Questi sono i principali temi affrontati nel "Libro Verde Made in Italy 2030", elaborato dal Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presentato oggi alla sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.
Fisco passo per passo 17/10/2024Questioni sulla titolarità effettiva rimesse alla Corte di Giustizia UeIl Consiglio di Stato, con l’ordinanza n. 8245/2024, ha rimesso alla Corte di Giustizia Ue i seguenti quesiti in materia di titolarità effettiva di un trust o di un istituto giuridico affine: se l’art. 31 par. 4 della direttiva 2015/849/Ue – laddove consente l’accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva di un trust o di un istituto giuridico affine – sia compatibile con le norme della Carta dei diritti fondamentali (artt. 7 e 8), nonché della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (art. 8), nella parte in cui consente l’accesso in ogni caso a qualunque persona fisica o giuridica che possa dimostrare un legittimo interesse senza precisare e delimitare la nozione stessa di legittimo interesse, ma rimettendone la definizione alla piena discrezionalità degli Stati membri, così determinando il rischio di perimetrazioni eccessivamente estese dell’ambito soggettivo di azionabilità dell’accesso, potenzialmente lesive degli evocati diritti fondamentali della persona; se le garanzie previste dall’art. 31 par. 7-bis della direttiva 2015/849/Ue, relative al diritto a un ricorso amministrativo contro una decisione che deroga (in presenza di circostanze eccezionali stabilite dal diritto nazionale) all’accesso limitato di cui al par. 4, considerate le tutele offerte dall’art. 47 (diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale) della Carta dei diritti fondamentali, nonché dall’art. 6 della CEDU, siano compatibili con gli artt. 6 e 7 del DM 55/2022, nella parte in cui conferiscono a un organo amministrativo non giurisdizionale, quale è la Camera di commercio, il potere di esprimersi determinando l’irreversibile effetto dell’ostensione dei dati e prevedendo solo in una fase successiva il diritto a un ricorso giurisdizionale azionabile dal titolare effettivo. Tali quesiti si aggiungono a quelli rimessi alla Corte di Giustizia Ue con l’ordinanza n. 8248/2024
Fisco passo per passo 16/10/2024Fallimento - La rinuncia al credito non permette la nota di variazione Iva anticipataCon la risposta a interpello n. 203 del 15/10/2024, l’Agenzia delle Entrate ha affrontato il caso di un’impresa che, insinuatasi in passato (ante 26/05/2021) al passivo di un fallimento, chiede se sia possibile comunicare la rinuncia unilaterale all’incasso del credito, procedendo successivamente ad emettere nota di variazione in diminuzione Iva prima della chiusura del fallimento. La risposta dell’Agenzia è negativa, sulla scorta dei concetti che seguono.
Fisco passo per passo 16/10/2024Rappresentanti Fiscali – La strettaL’articolo 4 del D.lgs. n. 13/2024 ha introdotto alcune novità che riguardano la nomina dei rappresentanti fiscali in Italia, al fine di contrastare il fenomeno delle frodi in ambito Iva. Le nuove disposizioni, applicabili ai rappresentanti fiscali di soggetti non residenti per i quali ricorre l’obbligo di identificazione IVA in Italia (ex art. 17, co. 3, Dpr 633/72), non risultano ancora operative, dovendosi attendere il DM attuativo del MEF che stabilirà i criteri per il rilascio delle garanzie necessarie ed i controlli da effettuare sulle attività dei rappresentanti fiscali.