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Fisco passo per passo 17/10/2024

No alla proroga per l’adesione al CPB: sciopero in vista ma con efficacia dubbia

No alla proroga per l’adesione al CPB: sciopero in vista ma con efficacia dubbia

Non è cambiata la posizione del MEF rispetto alle sollecitazione (numerose) da parte dei Commercialisti di concedere una proroga del termine di adesione al CPB.

Si ricorda, infatti che il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, in risposta alle richieste dei commercialisti -  che a più riprese hanno richiesto la proroga del termine di adesione al CPB (fissato al 31/10/2024) - ha evidenziato come non sia possibile concedere tale proroga (rispetto al termine del 31/10/2024) per l'adesione al CPB, considerata la necessità di concentrarsi sull'iter di approvazione della Legge di bilancio 2025 (il DDL di bilancio 2025 è stato approvato nel CDM del 15/10/2024).

Tale decisione non è stata ben accolta da alcune associazioni di Commercialisti (Anc, Andoc, Fiddoc e Unico) che, in segno di protesta, hanno proclamato uno sciopero: astensione dalle ore 24 del 30 ottobre 2024 alle ore 24 del 7 novembre 2024 (non per tutti gli adempimenti).

Le recenti novità normative

Le richieste dei commercialisti non sono certo prive di fondamento. Infatti, nell’iter di conversione del DL 113/2024 (conv. in L. 143/2024 e pubb. in GU dell’08/10/2024), con l'introduzione del nuovo articolo 2-quater, si dà la possibilità ai soggetti:

  • che hanno applicato gli ISA, indici sintetici di affidabilità fiscale (senza che abbia operato una causa di esclusione)
  • che aderiscono, entro il 31/10/2024, al concordato preventivo biennale (CPB)

di adottare una particolare tipo di ravvedimento cd. "speciale", versando un’imposta sostitutiva di Irpef/Ires, relative addizionali ed Irap.

In sostanza, entro il termine del 31/10/2024 i soggetti interessati dovranno scegliere se aderire o meno al CPB, da cui ne conseguirà la possibilità o meno di fruire del c.d. “ravvedimento speciale”.

Le richieste del CNDCEC 

Il Consiglio nazionale dei commercialisti, con una Nota indirizzata all'Agenzia delle Entrate, ha richiesto, con fondate motivazioni (numerosissime segnalazioni con cui contribuenti e professionisti), la proroga della scadenza del 31 ottobre per l’adesione al Concordato preventivo biennale.

Alla base di tale richiesta vi è – come evidenziato nella nota dell’Agenzia delle Entrate - “l’insufficienza del termine del 31 ottobre” per l’accettazione della proposta e la trasmissione all’Agenzia delle Entrate delle dichiarazioni, alle quali devono essere allegate dette accettazioni.

Tale termine, così ravvicinato rispetto alle recenti novità normative, non consente una corretta valutazione sulla possibilità di aderire al ravvedimento operoso speciale ex DL 113/2024.

Nella missiva inviata al CNDCEC, si evidenzia che: “Ancorché il termine per avvalersi di quest’ultima opportunità sia stato fissato dal legislatore al 31 marzo 2025 – scrive de Nuccio –, è evidente il collegamento reciproco tra concordato preventivo e ravvedimento speciale, nel senso che il CPB è il presupposto del ravvedimento che può costituire un elemento decisivo ai fini dell’adesione alla proposta concordataria”.

Un elemento dirimente, dunque, che dovrà essere valutato con attenzione dall’ampia platea di soggetti” potenzialmente interessati al CPB (quasi 5 milioni di partite IVA) e dai loro commercialisti di fiducia, chiamati a svolgere “una delicata attività di informazione e analisi preventiva dell’evoluzione del business dei loro assistiti nel biennio di validità del concordato”.

Per questo, secondo i commercialisti, sussistono tutti i presupposti per il differimento della scadenza, che “trovano conferma” non solo nei principi generali dello Statuto dei diritti del contribuente, ma anche nel DL 148/2017 (convertito dalla L. 172/2017) secondo cui “i termini per l’adempimento degli obblighi dichiarativi e comunicativi relativi ai tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate possono essere prorogati con provvedimento del Direttore della medesima Agenzia, adottato d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in presenza di eventi o circostanze che comportino gravi difficoltà per la loro regolare e tempestiva esecuzione”.

Nella sua missiva, de Nuccio auspica anche che l’Amministrazione finanziaria metta a disposizione dei professionisti “strumenti volti a semplificare la raccolta e il recupero dei dati e delle informazioni dei contribuenti relativi alle annualità 2018-2023 necessari per facilitare la definizione e l’adesione al concordato preventivo biennale”.

Ciò che serve, per l’UNGDCEC, non è, quindi, solo il differimento della scadenza del 31 ottobre, ma anche una “maggiore stabilità” normativa, che permetta a contribuenti e professionisti di valutare correttamente tutti i pro e i contro di un’eventuale adesione al concordato.

La risposta del MEF

Il Viceministro all’Economia ha evidenziato che non è possibile concedere una proroga per l'adesione al CPB rispetto al termine ordinario del 31/10/2024, alla luce della necessità di concentrarsi all'avvio dell'iter di approvazione della Legge di bilancio 2025.

Il Viceministro ha ricordato come, in passato, il Governo sia andato incontro alle esigenze dei professionisti, come quando, ad esempio, “stavano arrivando 28 milioni di cartelle esattoriali nelle case dei contribuenti. Abbiamo detto: questo non si può fare, facciamo una tregua e l’abbiamo fatta”.

Gli iscritti agli Ordini dei commercialisti - sottolineano sempre le quattro sigle sindacali – “sono stati privati di un tempo congruo per poter illustrare compiutamente ai contribuenti assistiti il nuovo Cpb, a seguito anche delle recenti modifiche normative”.

E mettono in evidenza anche la necessità di controllare i dati messi a disposizione nel cassetto fiscale dall’amministrazione finanziaria per consentire il calcolo della sanatoria 2018-2022 a causa dei «numerosi errori», che sempre secondo la nota dei sindacati, sono stati «riscontrati dai colleghi».

 

CS Sigle sindacali Commercialisti (Anc, Andoc, Fiddoc e Unico)

Oggetto: Proclamazione astensione collettiva dalle attività svolte dai Dottori Commercialisti e dagli Esperti Contabili

 

Le Associazioni nazionali dei commercialisti ANC – ANDOC - FIDDOC – UNICO proclamano l’astensione collettiva della categoria nel rispetto del codice di autoregolamentazione che disciplina le modalità delle astensioni collettive dalle attività dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 185 dell’11 agosto 2014.

L’astensione avrà ambito nazionale e la stessa è determinata dalle richieste, più volte reiterate al legislatore, di un provvedimento di proroga del termine del 31 ottobre 2024 per l’adesione da parte dei contribuenti titolari di reddito d’impresa e lavoro autonomo alla proposta di concordato preventivo biennale formulata dall’Agenzia delle Entrate.

 

In ordine al concordato preventivo biennale (CPB), misura introdotta dagli articoli 6 e seguenti del D. Lgs n. 13 del 2024, le scriventi Associazioni hanno denunciato, in più occasioni, l’inadeguatezza della scadenza del nuovo adempimento, ciò anche in ragione dell’incertezza che ha caratterizzato gli aspetti applicativi del provvedimento e delle correlate difficoltà per i contribuenti titolari di reddito d’impresa e lavoro autonomo di valutare adeguatamente la proposta concordataria, con la conseguente compromissione della loro facoltà di adesione consapevole al nuovo strumento di compliance.

 

La perdurante incertezza è altresì determinata dalle numerose modifiche che hanno riguardato il nuovo strumento del CPB, le ultime, in ordine di tempo, contenute nel Decreto Omnibus (pubblicazione in G.U. 08.10.2024), hanno introdotto sostanziali cambiamenti e hanno determinato l’urgenza, per la vasta platea dei contribuenti interessati, di essere adeguatamente informata.

 

La mancata proroga della scadenza del 31 ottobre 2024 per l’adesione al CPB ha determinato, quindi, grave nocumento all’attività svolta dagli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, i quali sono stati privati di un tempo congruo per poter illustrare compiutamente ai contribuenti assistiti il nuovo CPB, a seguito anche delle recenti modifiche normative. La situazione è resa ulteriormente complicata dai disservizi che, ancora in queste ore, riguardano l’accesso al cassetto fiscale dei contribuenti per la necessaria consultazione dei dati dichiarativi, ai fini dell’adempimento del CPB. La proposta concordataria dell’Agenzia delle Entrate è contenuta nel modello dichiarativo dei redditi, pertanto l’astensione avrà ad oggetto la seguente attività:

  • Invio Modelli Dichiarazione Redditi 2024 (anno d’imposta 2023)

Per quanto attiene alla suindicata attività, l’astensione avrà decorrenza dalle ore 24:00 del giorno 30 ottobre 2024 alle ore 24:00 del giorno 7 novembre 2024.

 

Le regole dello sciopero

Considerato che l’attività dei commercialisti, come quella degli altri liberi professionisti, rientra tra i «servizi pubblici essenziali», eventuali scioperi devono avvenire nel rispetto delle regole dettata dalla L. 146/1990.

Quindi lo sciopero proclamato dalle quattro sigle sindacali dei commercialisti si svolgerà con le modalità previste dal Codice di autodisciplina della categoria firmato nel 2014 da tutte le sigle (Adc. Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdec e Unico), comprese quelle che non hanno aderito a questa astensione e giudicato idoneo dalla Commissione sempre dieci anni fa.

Le regole dello sciopero

  • comunicazione alla clientela: 10gg prima dell’inizio;
  • tempo di astensione: max 8gg di lavoro consecutivi;
  • prestazioni essenziali da garantire:
  • orario minimo di apertura di due ore giornaliere da comunicare in via preventiva ai clienti;
  • la predisposizione e consegna delle buste paga
  • la predisposizione e consegna al cliente del modello F24, quando richiesto ai fini del pagamento in forma autonoma;
  • l’assistenza in caso di controlli e accertamenti fiscali
  • rispetto dei termini perentori prescritti nell’ambito dei procedimenti tributari o civili in merito all’attività di attestazione o in presenza di concordati.

Come precisato dal presidente ANC, Marco Cuchel, lo sciopero riguarderà solo l’invio del Modello Redditi 2024, la cui scadenza è attualmente fissata al 31/10/2024, ma gli invii dei modelli avverranno solo a partire dall’08/11/2024.

Si tratterebbe, in realtà, solo di uno slittamento (minimo) dei termini di invio del Modello Redditi 2024, sulla cui efficacia nutriamo forti dubbi. Sarebbe forse il caso di continuare il dialogo tra l’Amministrazione Finanziaria e le associazioni dei Commercialisti, che garantisca l’unico interesse da salvaguardare: la tutela del contribuente.
File allegati:
Articolo
Tool Applicativi 06/08/2024
Concordato preventivo biennale e Nuova Sanatoria (agg. 08/10/2024)
Con riferimento all'istituto del Concordato Preventivo Biennale ("CPB") per il biennio 2024/2025, il tool agevola l'individuazione del regime di tassazione più favorevole tra: la tassazione ordinaria (assenza di adesione al CPB) la tassazione in base al reddito concordato con applicazione dell'imposta sostitutiva sul maggior reddito concordarario rispetto a quello che si andrà a dichiarare sul 2023 (introdotto dal cd. "decreto correttivo", Dlgs 108/2024).
Notizie Flash 17/10/2024
Europa creativa: fondi per promuovere la traduzione letteraria nel 2025
Con un comunicato stampa del 16 ottobre 2024, la Commissione Europea informa che con il progetto Europa Creativa sosterrà circa 40 progetti per promuovere la traduzione letteraria nel 2025. Il bando Circulation of European Literary Works sostiene la circolazione transnazionale e la diversità delle opere letterarie europee attraverso la traduzione, la pubblicazione, la distribuzione e la promozione di opere letterarie di narrativa europee.
Fisco passo per passo 17/10/2024
No alla proroga per l’adesione al CPB: sciopero in vista ma con efficacia dubbia
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Info Flash Fiscali 186 / 2417/10/2024
CPB e contribuenti forfettari - Le nuove Faq dell’Agenzia
L’Agenzia delle entrate ha rilasciato tre nuove FAQ relative al CPB per quanto attiene i contribuenti in regime forfettario. In particolare è stato chiarito che possono accedere al CPB 2024 i contribuenti che: nel 2023 hanno modificato l’attività applicando un diverso coefficiente di redditività (posto che la fattispecie è presente considerazione solo come causa di esclusione si è verificatasi nel 2024) nel 2024 sono transitati dal regime forfetario a quello ordinario (posto che la causa di esclusione opera solo nel caso inverso in cui si sia transitati da un regime ordinario a quello forfettario) nel 2023 hanno incassato ricavi/compensi non superiori a . 85.000 e, contestualmente, hanno percepito redditi di lavoro dipendente/assimilato di importo superiore a . 30.000.
Notizie Flash 17/10/2024
Legge Made in Italy - Nautica da diporto, al via il fondo da 3 milioni di euro per sostenere la transizione ecologica del settore
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in attuazione della Legge quadro per il Made in Italy (n. 206/2023), al fine di favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto − di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze − ha adottato il decreto interministeriale che istituisce un fondo per l’erogazione dei contributi finalizzato alla sostituzione e alla rottamazione dei motori endotermici delle imbarcazioni, alimentati da carburanti fossili, con motori elettrici, nonché l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione nelle unità da diporto. Alla misura sono destinati 3 milioni di euro per l’anno 2024.
Notizie Flash 17/10/2024
Mimit, presentato Libro Verde per la politica industriale "Made in Italy 2030"
Il ritorno della politica industriale, lo Stato stratega, il rapporto con le imprese, i settori strategici, il valore delle filiere del Made in Italy, la forza dei distretti, il ruolo economico internazionale dell’Italia. Questi sono i principali temi affrontati nel "Libro Verde Made in Italy 2030", elaborato dal Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presentato oggi alla sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.
Fisco passo per passo 17/10/2024
Contributi INPS da destinare agli Enti Bilaterali: pronte le causali contributo
Con la RM 49/E/2024, l’Agenzia delle Entrate ha istituiti le causali contributo per il versamento, tramite modello F24, dei contributi a favore dell’INPS da destinare ad Enti Bilaterali. Le causali contributo sono operativamente efficaci a decorrere dal 04/11/2024.
Fisco passo per passo 17/10/2024
MEF - Giorgetti, accordo con Ue su rientro deficit a sette anni
"Abbiamo definito l’accordo con la Commissione Ue sui contenuti del Piano strutturale di bilancio per l'estensione a sette anni" del periodo di aggiustamento. Lo ha annunciato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa.
Fisco passo per passo 17/10/2024
Questioni sulla titolarità effettiva rimesse alla Corte di Giustizia Ue
Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza n. 8245/2024, ha rimesso alla Corte di Giustizia Ue i seguenti quesiti in materia di titolarità effettiva di un trust o di un istituto giuridico affine: se l’art. 31 par. 4 della direttiva 2015/849/Ue – laddove consente l’accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva di un trust o di un istituto giuridico affine – sia compatibile con le norme della Carta dei diritti fondamentali (artt. 7 e 8), nonché della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (art. 8), nella parte in cui consente l’accesso in ogni caso a qualunque persona fisica o giuridica che possa dimostrare un legittimo interesse senza precisare e delimitare la nozione stessa di legittimo interesse, ma rimettendone la definizione alla piena discrezionalità degli Stati membri, così determinando il rischio di perimetrazioni eccessivamente estese dell’ambito soggettivo di azionabilità dell’accesso, potenzialmente lesive degli evocati diritti fondamentali della persona; se le garanzie previste dall’art. 31 par. 7-bis della direttiva 2015/849/Ue, relative al diritto a un ricorso amministrativo contro una decisione che deroga (in presenza di circostanze eccezionali stabilite dal diritto nazionale) all’accesso limitato di cui al par. 4, considerate le tutele offerte dall’art. 47 (diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale) della Carta dei diritti fondamentali, nonché dall’art. 6 della CEDU, siano compatibili con gli artt. 6 e 7 del DM 55/2022, nella parte in cui conferiscono a un organo amministrativo non giurisdizionale, quale è la Camera di commercio, il potere di esprimersi determinando l’irreversibile effetto dell’ostensione dei dati e prevedendo solo in una fase successiva il diritto a un ricorso giurisdizionale azionabile dal titolare effettivo. Tali quesiti si aggiungono a quelli rimessi alla Corte di Giustizia Ue con l’ordinanza n. 8248/2024
L’evoluzione della Giurisprudenza 17/10/2024
Imposta di registro: termine di decadenza triennale se la sentenza si limita a rideterminare il valore dell’immobile
Va notificato entro il termine di decadenza triennale l’avviso di liquidazione per l’accertamento dell’imposta di registro sul valore degli immobili rideterminato dal giudice. Se nella sentenza di condanna, però, è stata già determinata l’imposta e non serve alcun accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate, allora il credito erariale potrà essere riscosso nell’ammontare risultante dalla sentenza nel rispetto del termine prescrizionale decennale.
Fisco passo per passo 17/10/2024
Patente a crediti: nuove FAQ INL
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) - in data 15/10/2024 - nuove FAQ sul tema della "patente a crediti", ricordando che la richiesta di patente deve essere inserita entro la fine del giorno precedente quello di ingresso in cantiere. Soggetti obbligati In linea generale l’Ispettorato Nazionale del Lavoro richiama il fatto che l’obbligo di possedere la patente vale per tutte le imprese che si trovino ad operare all’interno di un cantiere che rientri nell’elenco contenuto nell’Allegato X del Testo Unico sulla Sicurezza (d.lgs. 81/2008).
Quesiti16/10/2024
Concordato
Buonasera. Professionista in regime forfettario intende cessare la partita iva in data 31 dicembre 2024 Prima domanda: può aderire al concordato La proposta del CPB è dichiarare un reddito di Euro 72.767,00 che corrisponde ad un lordo pari ad Euro 93.291,00.
Quesiti16/10/2024
crediti d'imposta e superbonus
Buonasera. Una srl produttiva Alfa nell’ambito tecnologico ha tra il suo attivo una serie di crediti erariali: Credito per ricerca e sviluppo Crediti 4.0 Crediti superbonus acquistati da privati.
Quesiti16/10/2024
Quadro RS forfettari
Buonasera Dottore, un imprenditore individuale in regime forfettario non ha nessun automezzo in contabilità e non ha alcuna fattura di acquisto carburante ma a tutti gli effetti utilizza la propria auto per lo svolgimento della sua attività. Nel rigo RS375 va comunque indicato 1 automezzo non essendo poi compilato il rigo RS378 E un professionista che svolge l'attività presso la propria abitazione con le utenze domestiche intestate al coniuge come fa ad indicare i consumi al rigo RS381 Ringrazio e porgo cordiali saluti.
Quesiti16/10/2024
CONCORDATO
Buongiorno, imprenditore individuale che gestisce negozi (vendita souvenirs), può accedere al concordato nel momento in cui nell'anno 2024 ha acquisito in affitto un nuovo negozio ed aperto un nuovo negozio rispetto al 2023. Grazie In merito al quesito posto si evidenzia che ade nella Circolare 18/2024 afferma, in particolare, che: "6.6 Cause di esclusione: Cessione di ramo d’azienda D: L’articolo 11 del decreto CPB prevede ulteriori casistiche di esclusione dal concordato.
Info Fisco 123 / 2416/10/2024
Quadro RS nel Mod Redditi – Prospetto degli Aiuti di stato
In vista della scadenza del 31/10/2024 della trasmissione telematica delle dichiarazioni dei redditi, si riepiloga il trattamento degli aiuti di stato nell’ambito del Quadro RS dei Modelli Redditi.
Fisco passo per passo 16/10/2024
Sanatoria 2018-2022 - I controlli necessari sui dati resi disponibili dall'Agenzia
La sanatoria (cd. ravvedimento speciale), introdotta in sede di conversione del cd. "Decreto Omnibus implicherà, nei prossimi giorni, una grossa mole di lavoro da parte degli studi di consulenza, già oberati di lavoro a causa del Concordato preventivo biennale.
Quesiti16/10/2024
Concordato preventivo 2024 2024 sanatoria 2018-2022
Buongiorno. Una srl negli esercizi 2018 – 2019 – 2021 e 2022 ha presentato dichiarazione dei redditi senza ISA in quanto rientrava nella causa di esclusione codice 3.
Fisco passo per passo 16/10/2024
Fallimento - La rinuncia al credito non permette la nota di variazione Iva anticipata
Con la risposta a interpello n. 203 del 15/10/2024, l’Agenzia delle Entrate ha affrontato il caso di un’impresa che, insinuatasi in passato (ante 26/05/2021) al passivo di un fallimento, chiede se sia possibile comunicare la rinuncia unilaterale all’incasso del credito, procedendo successivamente ad emettere nota di variazione in diminuzione Iva prima della chiusura del fallimento. La risposta dell’Agenzia è negativa, sulla scorta dei concetti che seguono.
Fisco passo per passo 16/10/2024
Rappresentanti Fiscali – La stretta
L’articolo 4 del D.lgs. n. 13/2024 ha introdotto alcune novità che riguardano la nomina dei rappresentanti fiscali in Italia, al fine di contrastare il fenomeno delle frodi in ambito Iva. Le nuove disposizioni, applicabili ai rappresentanti fiscali di soggetti non residenti per i quali ricorre l’obbligo di identificazione IVA in Italia (ex art. 17, co. 3, Dpr 633/72), non risultano ancora operative, dovendosi attendere il DM attuativo del MEF che stabilirà i criteri per il rilascio delle garanzie necessarie ed i controlli da effettuare sulle attività dei rappresentanti fiscali.