Più tempo per l’adesione al concordato preventivo biennale. E' quanto risulta allo studio del Governo, che sta prospettando una sorta di “remissione in bonis” per l’adesione tardiva al CPB. Quindi, chi per le più svariate ragioni non ha aderito al CPB nei termini, ove tale proposta di legge venisse formalizzata dal Governo, potrebbe rimediare alle proprie scelte pagando una lieve sanzione. Aderendo al CPB, il contribuente potrebbe conseguente avere la possibilità di aderire al ravvedimento speciale per il quinquennio 2018 – 2022 ("sanatoria").
Secondo le ultime indiscrezioni, il nuovo termine per l’adesione al CPB (nonché della presentazione delle dichiarazioni 2024 relative al periodo d’imposta 2023) verrebbe fissato al 10/10/2024. In tal modo il contribuente potrebbe essere "riammesso" al CPB sul biennio 2024-2025, potendo, conseguentemente, ricorrere anche al ravvedimento speciale ex art. 2-quaer, DL 113/2024.