I cittadini italiani che risiedono all’estero hanno il dovere (nonché il diritto) di iscriversi all’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero (“AIRE”). La cancellazione dal registro della popolazione residente e conseguente iscrizione all’ AIRE rappresenta il primo requisito, di natura formale, per perdere la residenza fiscali italiana. Tale requisito non determina una presunzione di effettivo trasferimento all’estero della residenza, dovendo verificarsi anche i restanti requisiti, in mancanza dei quali il contribuente continua ad essere considerato fiscalmente residente in Italia (art. 2 del TUIR).
La legge di Bilancio 2024 ha recentemente modificato il relativo regime sanzionatorio.