Con comunicato stampa di ieri, il MEF comunica che da novembre 2018 inizierà la prescrizione delle somme non movimentate da venti anni. Invita inoltre i contribuenti a verificare la propria situazione e presentare domanda di rimborso.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con il comunicato stampa pubblicato il 7 agosto 2018, ricorda che, a partire dal mese di novembre 2018, inizieranno a scadere i termini per l’esigibilità delle somme relative ai primi “conti dormienti” affluiti al Fondo Rapporto Dormienti nel novembre 2008.
Il Fondo, che è stato istituito al fine di far affluire le somme inutilizzare relative a strumenti di natura bancarie e finanziaria, di importo non inferiore a 100 euro, raccoglie montanti che non sono stati movimentati dal titolare del rapporto ovvero da suoi delegati per 10 anni consecutivi alla data di libera disponibilità delle somme.
Nella categoria dei “conti dormienti” rientrano:
Il termine di prescrizione si applica trascorsi 10 anni da quando le somme, precedentemente non movimentate per altri 10 anni, sono state trasferite al Fondo, fatta eccezione per gli assegni circolari che hanno termini diversi di prescrizione.
Si tratta in pratica di somme mai movimentate per 20 anni, per le quali il Ministero dell’Economia e delle Finanze ritiene comunque opportuno invitare ad effettuare una verifica puntuale sull’esistenza di “conti dormienti” intestati a proprio nome o a nome di familiari di cui possano risultare eredi, al fine di inoltrare, nel caso, domanda di rimborso in tempo utile.
La banca dati messa a disposizione da Consap Spa, a cui sono state affidate le procedure di rimborso, è raggiungibile all’indirizzo:
www.consap.it/servizi-economia/fondo-rapporti-dormienti,
selezionando l’opzione “cerca rapporto dormiente”.
Le domande di rimborso possono essere presentate a Consap Spa:
LE ISTRUZIONI SUI RIMBORSI - Il comunicato stampa del MEF, tenuto conto che il termine di prescrizione si applica trascorsi 10 anni da quando le somme sono trasferite al Fondo Rapporti Dormienti, avvisa di controllare la propria specifica situazione entro novembre 2018.
Coloro che saranno interessati dalla novità e a dover controllare la presenza di somme non movimentate ed affluite al Fondo MEF sono:
Questo perché, si ricorda, al Fondo sono trasferite somme non movimentate per 10 anni (dal 2008) e che trascorsi ulteriori 10 anni cadono in prescrizione e non possono più essere riscosse (fatta eccezione per gli assegni circolari che hanno diversi termini di prescrizione).
Per questo motivo, il Mef ritiene comunque opportuno invitare ad effettuare una verifica puntuale sull’esistenza di “conti dormienti” intestati a proprio nome o a nome di familiari di cui possano risultare eredi, per poter inoltrare, eventualmente, la domanda di rimborso in tempo utile.