Con la RM 9 del 20/02/2019, l'Agenzia delle Entrate ha istituito nuovi codici tributo per consentire il versamento delle somme dovute per la registrazione degli atti privati in linea con il provvedimento dell’Agenzia del 27 gennaio scorso:
Detti codici sono stati istituiti in attuazione del decreto Mef dell’8 novembre 2011 che ha previsto l’utilizzo del modello F24 per versamento delle somme dovute per la registrazione degli atti privati, a partire dal 2 marzo 2020.
Fino al 31 agosto 2020, però, può essere utilizzato anche l’F23 secondo le attuali modalità.
A partire dal 1° settembre 2020, invece, i suddetti pagamenti dovranno essere eseguiti solo con F24.
In sede di compilazione dell’ F24, i codici sono esposti nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, con l’indicazione nel campo “anno di riferimento” dell’anno di formazione dell’atto, nel formato “AAAA”.
Inoltre sono stati appositamente ridenominati i seguenti codici tributo relativi agli avvisi di liquidazione emessi dalle Entrate:
Le spese di notifica relative ai suddetti avvisi sono versate con il vigente codice tributo “9400 – spese di notifica per atti impositivi”.
Nel modello F24 i suddetti codici tributo sono esposti nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, riportando, inoltre, nei campi specificatamente denominati, il “codice ufficio”, il “codice atto” e l’“anno di riferimento” (nel formato “AAAA”), indicati nell’atto emesso dall’ufficio.