Entro il prossimo 15/07/2024 è possibile usufruire della seconda finestra prevista dalla normativa, dopo il termine precedente del 31 marzo, per presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all’APE sociale.
L’APE sociale è una prestazione di natura assistenziale, con un massimale di importo mensile, che può essere richiesta da soggetti appartenenti a predefinite categorie di bisogno, nel caso in cui volessero lasciare il lavoro prima dei requisiti ordinari. La prestazione svolge la funzione di reddito-ponte in attesa del compimento dei primi requisiti utili al pensionamento.
Per quel che riguarda i requisiti soggettivi che devono abbinarsi al requisito anagrafico, il beneficiario deve appartenere a una delle categorie tutelate, vale a dire disoccupati di lungo corso, invalidi dal 74%, caregiver e addetti ai lavori gravosi. Per ciascuna di queste categorie è disposto un differente requisito di contribuzione rappresentato da 30 anni di versamenti per i disoccupati di lungo corso, per i caregiver e per gli invalidi dal 74%; 36 anni per gli addetti ai lavori gravosi, 32 anni per gli operai edili, per i ceramisti e per i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.
Si prevede poi una sorta di bonus contributivo per le lavoratrici madri con una riduzione del requisito contributivo pari a un anno per ogni figlio, sino a un massimo di due anni di sconto. L’indennità, erogata mensilmente su dodici mensilità all’anno, è pari all’importo della rata mensile della pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, non soggetto a rivalutazione, e non può in ogni caso superare l’importo massimo mensile di 1.500 euro.
L’ APE sociale non è compatibile con la NASpI e le altre prestazioni per disoccupazione. Se ne esclude poi la percezione in caso di mancata cessazione dell'attività lavorativa; titolarità di un trattamento pensionistico diretto; soggetti beneficiari di trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria; soggetti titolari di assegno di disoccupazione (ASDI); soggetti che beneficiano di indennizzo per cessazione di attività commerciale; raggiungimento dei requisiti per il pensionamento anticipato.
Va poi ricordato come la legge di Bilancio 2024 ha introdotto un vincolo alla cumulabilità del beneficio con i redditi da lavoro, compatibile unicamente con redditi da lavoro autonomo occasionale entro i 5.000 euro annui (in precedenza l’APE sociale era compatibile con redditi da lavoro dipendente fino a 8 mila euro annui e con redditi da lavoro autonomo fino a 4.800 euro annui).
Procedure operative
I soggetti che entro il 31 dicembre 2024 si trovino o potrebbero venire a trovarsi nelle condizioni previste dalla legge devono, preliminarmente alla domanda di prestazione, presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio entro il secondo termine del 15 luglio 2024 con risposta dell’Ente previdenziale entro il 15 ottobre.
Contestualmente o nelle more dell'istruttoria della domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso all'APE Sociale, il soggetto già in possesso di tutti i requisiti previsti, compresa la cessazione dell'attività lavorativa, può presentare la domanda di accesso alla prestazione, questo al fine di non perdere ratei di trattamenti.
Le domande, sia di riconoscimento delle condizioni per l'accesso all'APE sociale, sia di accesso al beneficio, devono essere indirizzate alle sedi territoriali INPS di competenza e presentate in modalità telematica utilizzando i consueti canali istituzionali (sito on line dell’Ente previdenziale attraverso il servizio dedicato, Contact center e Enti di patronato e intermediari dell'istituto).
L'indennità dell’APE Sociale decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accesso al beneficio laddove a tale data sussistano tutti i requisiti e le condizioni previste dalla legge, previa cessazione dell’attività lavorativa.