Quesiti23/12/2009Quesito.Le chiediamo cortesemente una risposta al seguente quesito: Nel caso di un socio di società in nome collettivo che deve presentare l'istanza di rimborso Irap in base all'art. 6 D.L. 29 novembre 2008 n. 185 per gli anni dal 2004 al 2007, se per il 2004 ha ricevuto un accertamento del reddito (già pagato) per omessa dichiarazione del reddito da compensi nel quadro C e quindi questo determina un aumento della base imponibile e una maggiore imposta Irpef, nel modello di rimborso quale reddito devo indicare, quello della dichiarazione originaria, o quello che gli hanno accertato La ringraziamo e porgiamo cordiali saluti.Si deve ritenere quello accertato (scatterà pertanto un rimborso maggiore). Trattandosi di istanza di rimborso ordinaria ex art. 38 Dpr 602/73 (per quanto con una modalità speciale di inoltro), non può che giungersi a tale conclusione (si badi bene che l’accertamento deve ritenersi definitivo: perché definito in adesione o perché non è più ammesso il ricorso).
Quesiti22/12/2009QuesitoBuonasera sono a chiedere: si può costituire uno studio associato con professionisti senza albo: esempio consulenti informatici La normativa è contenuta nella legge 23 novembre 1939, n. 1815 Ci sono sentenze giurisprudenziali circa l'apertura ai professionisti senza albo non perché non iscritti ma perché nessuna norma lo prevede Altra possibilità potrebbe essere: 1) società semplice 2) snc-sas A livello fiscale tra società semplice e studio associato vi sono affinità: 1) non è reddito di impresa commerciale 2) si può trattare il reddito per entrambi i casi per cassa e definirlo nel RE come reddito professionale 3) si può stabilire una ripartizione di utili a priori 4)i partecipanti rispondono con il loro patrimonio 5) sia la s.s. che lo studio associato sono persone giuridiche con autonomia patrimoniale imperfetta Cosa ne pensa Se conosce un testo aggiornato per gli adempimenti dei professionisti senza albo può comunicarmelo Ringrazio anticipatamente e colgo l'occasione per augurare Buon Natale Saluti1) Si, certamente 2) Uno studio associato deve essere formato da "professionisti"; tra di essi possono esservi professionisti in attività "protette" (quelle per le quali necessita una abilitazione di stato) o "non protette" (consulenti informatici, finanziari, ecc.) Il regio decreto 1815/1939 regolamenta le attività protette ma nulla ha a che fare con l'inquadramento tra i soggetti che effettuano prestazioni di lavoro autonomo (come dire: se sei un odontoiatra abusivo, in quanto non hai superato l'esame di stato, sarai sanzionato ai fini penali e civili, ma fiscalmente rimani un professionista).
Quesiti21/12/2009Prestazione occasionaleLa titolare di una ditta artigiana che esercita in maniera abituale l'attività di parrucchiera, in possesso del numero di partita iva, può emettere per prestazioni occasionali effettuate nell'anno 2009, a richiesta di una scuola, un documento (ricevuta) senza l'applicazione dell'iva, applicando unicamente la ritenuta d'acconto del 20 Si precisa che l'attività occasionale, oggetto del quesito, riguarda i seguenti servizi: attività di insegnamento rivolto alla formazione di future parrucchiere/i. Ai fini reddituali includerà poi detto compenso nei ricavi per l'attività "normale" di parrucchiera.